Leggera intonazione positiva per le borse europee, a cui si allineano in avvio anche gli indici americani che si mantengono in prossimità dei massimi stampati settimana scorsa. Intorno alle 15:50 il Ftse Mib di Milano avanza dello 0,7% in area 22.380 punti, con Telecom Italia ancora in evidenza. Bene anche il Ftse 100 di Londra (+0,4%), il Cac 40 di Parigi (+0,4%), il Dax di Francoforte (+0,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,6%).
In una giornata priva di spunti macro significativi, l’attenzione degli operatori è già rivolta alla riunione della Fed, che si aprirà domani per concludersi mercoledì. Non verranno ritoccati i tassi di interesse ma si attende che venga annunciato l’avvio del piano di riduzione del bilancio. Potrebbero essere rilasciati, inoltre, commenti sull’impatto economico dei recenti uragani e sull’outlook relativo a Pil e inflazione.
Sul Forex l’euro/dollaro oscilla in area 1,1945, mentre il dollaro/yen resta sui massimi da fine luglio a 111,4, condizionato dalla possibilità di elezioni anticipate nel Sol Levante e dall’attesa per la riunione di giovedì della Bank of Japan. Tira il fiato la sterlina dopo il balzo della scorsa ottava innescato dalla possibilità, annunciata dalla Bank of England, di un rialzo dei tassi nei prossimi mesi. Il cambio sterlina/dollaro viaggia a 1,356, mentre il cross euro/sterlina è tornato sopra 0,88.
Tra le materie prime, l’attenuarsi delle tensioni a livello internazionale e la rimonta del biglietto verde hanno spinto l’oro al ribasso a quota 1.310 dollari l’oncia. Frena il petrolio, dopo i guadagni della scorsa settimana in seguito al calo degli impianti di trivellazione in Usa e alla riapertura delle raffinerie colpite dall’uragano Harvey. Il Brent arretra leggermente a 55,2 dollari e il Wti a 49,6 dollari.
Sull’obbligazionario spicca il crollo dei rendimenti dei titoli decennali portoghesi (-29 bp al 2,46%) dopo che Standard & Poor’s ha migliorato il rating sovrano del Paese da ‘BB+’ (investment grade) a ‘BBB-‘ con outlook stabile. Poco mosso il tasso del Btp decennale (-4 bp al 2,06%), con lo spread dal Bund in area 160 punti base.
A Piazza Affari il miglior titolo del listino principale resta TELECOM ITALIA (+4,2%), con Vivendi che ha presentato la notifica al Governo italiano sul tema del controllo della società, ai fini della normativa sul golden power. Inoltre, si ipotizza la scissione proporzionale di Telecom in due realtà quotate in Borsa e controllate da Vivendi al 23,94%: una Tim della rete, in cui confluirebbero anche Sparkle e Telsi (le due società oggetto dell’esame per il golden power), e una Tim servizi. A questo punto la quota di controllo di Tim della rete sarebbe rilevata dalla Cdp.
Acquisti sui bancari, tra cui BANCO BPM (+1,5%), dopo che l’Ad Giuseppe Castagna ha dichiarato che la scelta del nuovo partner nella bancassurance avverrà entro ottobre e ha confermato i tempi di vendita nei prossimi mesi dei portafogli di npl per 5 miliardi.
Ben intonati FERRARI (+1,8%) e SAIPEM (+1,8%), con Rosneft che ha comunicato venerdì di aver commissionato al Gruppo italiano lo studio tecnico del progetto petrolchimico Vnkhk nell’estremo oriente della Russia.
In rialzo anche LEONARDO (+1,5%) dopo la notizia secondo cui il Qatar avrebbe firmato una lettera d’intenti nel week end per l’acquisto di 24 Typhoon.
In calo, infine, ENI (-2%), che oggi stacca l’acconto sul dividendo 2017 di 0,40 euro per azione.