Il mercato rimane cauto, ma il trend sembra andare nella direzione del recupero. Nonostante la forte rivalutazione per il titolo da inizio d’anno, il trend potrebbe proseguire. I volumi di vendita rappresentano il vero driver con le stime di consensus ancora conservative. Il gruppo ha migliorato la leva operativa a tutto vantaggio del cash flow. Lo scetticismo crea una situazione ideale.
La scusa è servita. Il titolo la cercava per avere la spinta dopo una fase di accumulo. E’ bastata la notizia di un accordo preliminare con un partner cinese per far scattare gli acquisti (Vedi: Piaggio – Nuova partnership in Cina). E’ vero il mercato è sotto pesato sul titolo con la stragrande maggioranza degli analisti che ancora esprimono giudizi negativi.- Diversi fondi hanno in essere scommesse ribassiste.
Se le cose dovessero davvero migliorare con la ripresa dei volumi sia in Europa che in Asia sarebbe una situazione ideale. Infatti le stime sarebbero destinate a salire in maniera importante cosi’ come i loro giudizi ed i fondi potrebbero dover essere costretti a rivedere le posizioni corte e/o aprendone di lunghe. Il gruppo negli ultimi anni ha anticipato molti investimenti per aumentare la capacità produttiva e grazie alla riduzione dei costi ha reso molto migliore la leva operativa: tradotto un euro di ricavi si trasforma in maniera più efficiente in cash flow.
Gli analisti si esprimono in maniera molto cauta circa la ripresa dei volumi nel vecchio continente, nel 2007 si vendevano circa 170 mila scooter in Italia nel 2016 poco più di 40 mila. Non è andata meglio a Francia, Olanda e Germania. E’ naturale lo scetticismo. Per il bel paese sono pochi gli analisti che si spingono a stimare volumi al 2019 sopra le 60 mila unità, un bel salire ma ben lontani dai picchi del 2007.
E’ indubbio che spazio per migliorare le stime di consensus ci siano e tutto verte sul miglioramento dei volumi. Il trend in atto va verso questa direzione cosi’ come sembra stabilizzarsi il mercato Indiano con prospettive importanti in quello cinese.