Acquisti sulle azioni del gruppo produttore di cavi isolanti e conduttori per avvolgenti, in scia a risultati semestrali che hanno mostrato un fatturato in crescita e un deciso miglioramento della redditività. Intorno alle 10:30 il titolo a Piazza Affari segna un +4,3% in area 2,87 euro.
Irce ha chiuso i primi sei mesi del 2017 con ricavi in aumento del 21% a 185,7 milioni, in gran parte grazie alla crescita del prezzo del rame. Un risultato che ha beneficiato in particolare del buon andamento nel settore dei conduttori per avvolgimento riconducibile soprattutto al buon andamento della controllata brasiliana e il recupero del mercato europeo, dopo un avvio debole a inizio 2017. In contrazione, invece, il fatturato nel settore cavo, nonostante il miglioramento mostrato nel secondo trimestre.
In netta crescita i margini operativi, con un Ebitda adjusted che ha segnato un incremento del 77% a 12,1 milioni, portando l’incidenza sui ricavi al 6,5% (+210 basis point). Più che raddoppiato, invece, l’Ebit adjusted a 7,6 milioni, con un ros al 4,1% (+210 basis point).
Il semestre si è chiuso con un utile netto più che triplicato a 3,9 milioni, beneficiando anche di una diminuzione del tax rate passato dal 52,6% al 46,3%.
Da lato patrimoniale, infine, l’indebitamento finanziario netto, rispetto al 31 dicembre 2016, è aumentato di circa 18 milioni a 54,5 milioni, principalmente per effetto dell’incremento del capitale circolante netto.