Mercati – Europa debole, a Milano avanza il settore del cemento

Mattinata poco sotto la parità per le borse del Vecchio Continente, in attesa che si concluda questa sera la riunione del Fomc, il braccio operativo della Federal Reserve.

Intorno alle 11:45 il Ftse Mib cede lo 0,2% poco sotto 22.400 punti, con Buzzi in evidenza dopo che Cementir ha ceduto i suoi asset italiani a HeidelberCement. In flessione anche il Dax di Francoforte (-0,3%) e il Ftse 100 di Londra (-0,1%), mentre il Cac 40 di Parigi è invariato e l’Ibex 35 di Madrid cede lo 0,7 per cento.

In serata si concluderà il meeting di settembre della Fed, con l’annuncio della decisione sui tassi di interesse, previsti invariati, e il consueto intervento del presidente Janet Yellen. In particolare, gli operatori si aspettano novità sul piano di smaltimento di asset immagazzinati negli ultimi anni nel bilancio della banca centrale, oltre a eventuali indicazioni sulle future strette monetarie.

In attesa della Fed e in assenza di spunti macro rilevanti, il dollaro ha perso terreno sulle principali valute, con l’euro/dollaro sopra quota 1,2 e il dollaro/yen in calo a 111,3.

Volatile la sterlina dopo i dati sopra le attese sulle vendite al dettaglio di agosto, con il cambio GBP/USD che ha testato la soglia di 1,36 per poi scendere nuovamente in area 1,356.

L’indebolimento del biglietto verde consente all’oro di riportarsi a 1.315 dollari l’oncia, mentre il petrolio avanza di circa un punto percentuale con Wti e Brent rispettivamente a 50 e a 55,5 dollari al barile, in attesa dei dati settimanali Eia sulle scorte statunitensi.

Sull’obbligazionario, infine, il differenziale Btp-Bund permane in area 160 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,03 per cento.

Tornando a Piazza Affari, brilla BUZZI (+6,3%) dopo che CEMENTIR (+6,2%) ha annunciato la cessione di tutte le attività italiane a Italcementi (gruppo HeidelbergCement) per 315 milioni.

Rimbalza FERRAGAMO (+2,4%) dopo le vendite della seduta precedente, così come MEDIASET (+1,1%).

Ben intonata anche FCA (+1%), che ha deciso di richiamare nelle officine circa 500 mila pick up Ram prodotti dal 2013 al 2017 per pompe dell’acqua difettose, mentre scivola in fondo al listino principale BPER (-1,3%), la peggiore in un comparto, quello bancario, prevalentemente in rosso.

In flessione TELECOM ITALIA (-0,4%), dopo che il cda ha confermato a maggioranza la volontà di impugnare il provvedimento Consob sul controllo di fatto da parte di Vivendi.