Chiusura poco mossa per le borse del Vecchio Continente, caute in attesa che si concluda la riunione del Fomc, il braccio operativo della Federal Reserve. Il Ftse Mib archivia le contrattazioni in flessione dello 0,3% a 22.355 punti, con Buzzi in evidenza a +6,1% dopo che Cementir ha ceduto i suoi asset italiani a HeidelbergCement. Poco mossi il Dax di Francoforte (+0,1%), il Cac 40 di Parigi (+0,1%) e il Ftse 100 di Londra (flat), mentre l’Ibex 35 di Madrid cede lo 0,9 per cento.
Fra i listini americani arretra lievemente solo il Nasdaq (-0,3%), condizionato negativamente dal -2,4% di Apple che scivola sui minimi dai conti del 1 agosto in scia alle recensioni non brillanti dell’iPhone8, i preordini sotto le attese e i problemi di connettività riscontrati su Apple Watch.
In serata si concluderà il meeting di settembre della banca centrale americana, con l’annuncio sui tassi di interesse, previsti invariati, e il consueto intervento del presidente Janet Yellen. In particolare, gli operatori si aspettano novità sull’avvio del programma di riduzione del bilancio, oltre a eventuali indicazioni sui prossimi interventi di politica monetaria.
Nel frattempo, sul Forex, l’euro/dollaro oscilla intorno a quota 1,2 mentre il dollaro/yen si attesa a 111,5 in attesa della Fed e della Bank of Japan, che si riunirà domani. Volatile la sterlina dopo i dati sopra le attese sulle vendite al dettaglio di agosto, con il cambio GBP/USD che ha testato la soglia di 1,36 per poi scendere nuovamente in area 1,356.
Fra le materie prime il petrolio avanza di circa due punti percentuali, con Wti e Brent rispettivamente a 50,4 e a 56,2 dollari al barile, dopo i dati settimanali Eia sulle scorte statunitensi che hanno evidenziato un incremento oltre le attese delle riserve di greggio, un forte calo dello stock complessivo e un aumento della produzione.
Sull’obbligazionario il differenziale Btp-Bund si amplia a 162 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,06 per cento.
Tornando a Piazza Affari, brilla BUZZI (+6,1%) dopo che CEMENTIR (+5,6%) ha annunciato la cessione di tutte le attività italiane a Italcementi (Gruppo HeidelbergCement) per 315 milioni.
Sottotono invece UNICREDIT (-2,2%) che avrebbe manifestato il proprio interesse al Governo tedesco per una possibile fusione con Commerzbank. Debole anche STM (-1,8%), condizionata dal calo di Apple e ATLANTIA (-1,7%), sempre al centro della vicenda Abertis. Il consiglio di sorveglianza di Hotchief, controllata tedesca di Acs, si sarebbe riunito per esaminare un’offerta per il Gruppo infrastrutturale spagnolo alternativa a quella della società italiana.
In rialzo i petroliferi SAIPEM (+1%) ed ENI (+0,8%), oltre a FCA (+1%), che ha deciso di richiamare nelle officine circa 500 mila pick up Ram prodotti dal 2013 al 2017 per pompe dell’acqua difettose.
Chiude in territorio negativo, infine, TELECOM ITALIA (-0,7%) dopo che il cda ha confermato a maggioranza la volontà di impugnare il provvedimento Consob sul controllo di fatto di Vivendi.