Ieri il Cda della tedesca Hochtief, controllata di Acs al 72%, non si sarebbe riunito per esaminare una possibile controfferta su Abertis, ma avrebbe semplicemente valutato i conti del trimestre.
È quanto si apprende da fonti di mercato che smentiscono i rumors riportati ieri dal quotidiano tedesco Rheinische Post, secondo cui il consiglio di sorveglianza di Hochtief avrebbe esaminato la contro-Opa insieme a un maxi aumento di capitale da 7 miliardi e all’accensione di un debito di 10 miliardi per finanziare l’operazione.
L’iniezione di liquidità, tra l’altro, avrebbe come risultato quello di diluire la quota posseduta da Acs in Hochtief dal 72 al 40 per cento. Il tema, però, non sarebbe stato oggetto di delibera forse perché alcuni consiglieri sarebbero piuttosto perplessi riguardo alla finalità strategica dell’operazione e il quadro completo dell’operazione non sembra ancora chiaro.
Sempre secondo le fonti, la controllante Acs è comunque ancora al lavoro per verificare la fattibilità di una controfferta su Abertis alternativa alla proposta da 16,3 miliardi presentata da Atlantia. Tuttavia le banche internazionali dubitano della possibilità di successo di Acs, poiché è difficile credere che i fondi forniscano capitale per poi essere in minoranza nella società che nascerà dalla fusione tra Abertis e la Hochtief.
Nel frattempo, la holding della famiglia Benetton è in attesa del via libera all’Opas da parte della Consob spagnola che dovrebbe arrivare entro la fine di settembre.
Atlantia ha inoltre già notificato l’offerta di acquisizione di Abertis alla Commissione europea, che avrà tempo fino al 13 ottobre per emettere un verdetto.