Banche – Scattano le prese di beneficio (-1,1%), reggono meglio Ubi e Intesa

Il Ftse Italia Banche si prende una pausa riflessiva dopo gli ultimi rialzi, terminando con un rosso dell’1,1% e allineato all’indice europeo (-0,6%), frenando il Ftse Mib (-0,3%). Il listino principale risente anche dell’avvio poco mosso di Wall Street, in attesa del responso della Fed sui tassi di interesse e sulla riduzione del bilancio.

Nel Ftse Mib scattano le prese di profitto su tutti i titoli, con Unicredit più arretrata (-2,2%) dopo avere corso molto da inizio anno (+28%) a seguito della ristrutturazione avviata dall’Ad Jean Pierre Mustier, il cui prossimo passo dovrebbe riguardare la revisione della governance. Da segnalare che Reuters ha riportato indiscrezioni secondo le quali l’istituto milanese avrebbe manifestato un interesse per Commerzbank nel medio termine. Al momento l’istituto di piazza Gae Aulenti è però concentrata nel continuare l’implementazione del piano Transform 2019.

Riescono a limitare le perdite sotto l’1% Ubi, Intesa, Bper e Banco Bpm, con quest’ultima che il 27 settembre dovrebbe ricevere le offerte per la partnership nella bancassurance. In controtendenza Mediobanca (+0,7%) che starebbe studiando il conferimento del 13% detenuto in Generali a una suboholding, in alternativa alla cessione di una parte di tale quota (3%) entro il 2019. Da segnalare che la banca di piazzetta Cuccia ha collocato con successo un bond a 5 anni da 750 milioni.

Tra le Mid Cap i realizzi penalizzano sia Popolare Sondrio (-1,1%) sia Credem (-1,7%) con quest’ultima reduce da alcune sedute positive.

Tra le Mid Cap si arresta la corsa di Creval (-1,4%) dopo i guadagni dei giorni precedenti, mentre termina flat Carige a pochi giorni dalla presentazione del nuovo piano strategico.