Apertura in territorio positivo per le borse europee, dopo le riunioni della Federal Reserve e della Bank of Japan. Intorno alle 9:15 il Ftse Mib di Milano segna un +0,3%, sostenuta dai bancari con Unicredit in rimonta. Bene anche il Dax di Francoforte (+0,2%), il Cac 40 di Parigi (+0,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%), mentre il Ftse 100 di Londra oscilla sulla parità.
Ieri si è concluso il meeting della banca centrale americana, che ha confermato un rialzo dei tassi di interesse a dicembre e altri tre interventi sul costo del denaro nel corso del 2018. La Fed, inoltre, ha annunciato che da ottobre inizierà il programma di riduzione dell’ammontare di titoli nel proprio bilancio a un ritmo di 10 miliardi di dollari al mese.
Stamani, invece, si è tenuta la riunione della Bank of Japan, che ha deciso di mantenere invariata la propria politica di stimoli monetari all’economia. Intanto, sul mercato delle valute, dopo le decisioni dei due istituti centrali il dollaro si è impennato a 112,7 sullo yen, mentre ha riportato il cambio euro/dollaro sotto quota 1,19.
Il rafforzamento del biglietto verde ha inoltre schiacciato l’oro nuovamente sotto quota 1.300 dollari l’oncia. Sempre tra le materie prime, poco mosso il petrolio con il Brent a 56,2 dollari e il Wti a 50,7 dollari, dopo che i dati diffusi ieri dall’Eia hanno mostrato un aumento superiore alle attese delle scorte di greggio ma uno stock complessivo in calo.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 162 punti base, con il rendimento del decennale italiano in rialzo di circa 3 basis point al 2,1 per cento.
Tornando a Piazza Affari, rimbalzo di UNICREDIT (+1,3%), dopo il calo di ieri in seguito alle indiscrezioni su una possibile fusione con la tedesca Commerzbank. Bene anche gli altri bancari UBI (+2%), BANCO BPM (+0,7%) e INTESA (+0,7%).
In lieve territorio positivo MEDIASET (+0,3%), che secondo fonti di stampa ha presentato un’offerta per aggiudicarsi i diritti tv dei Mondiali di calcio del 2018 e del 2022. Ancora positiva BUZZI (+0,5%), dopo il balzo di ieri in seguito all’operazione Cementir/HeidelbergCement, mentre resta debole ATLANTIA (-0,4%) in scia alle voci secondo cui il consiglio di sorveglianza di Hotchief, controllata tedesca di Acs, si sarebbe riunito per esaminare un’offerta sulla spagnola Abertis alternativa a quella del Gruppo italiano.