Nel primo semestre del 2017 Clabo, specializzata nella produzione di vetrine espositive professionali per gelaterie, bar e hotel, raccoglie i primi frutti della bontà delle scelte strategiche. Il fatturato consolidato si è attestato a 24,2 milioni (+20,5% sul pari periodo del 2016), importo che include 1,7 milioni di vendite generate in 4 mesi dalla cinese Easy Best, entrata a far parte del gruppo dallo scorso mese di marzo. La quota di export passa così dal 53 a oltre il 60 per cento.
L’incremento dei ricavi si riflette sostanzialmente sull’Ebitda, aumentato del 20,4% a oltre 3 milioni, con il relativo margine al 12,5%, nonostante siano stati sostenuti maggiori costi per la partecipazioni a fiere internazionali.
L’Ebit si incrementa solo dell’8,1% a 1,6 milioni, in relazione a maggiori ammortamenti che hanno assorbito 1,4 milioni (+38,1%).
In calo dell’8,1% a 0,7 milioni il risultato finale, che sconta oneri finanziari netti più che raddoppiati a 0,5 milioni a causa dei maggiori oneri legati al Minibond Clabo 2016-2021.
Dal lato patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si incrementa a 17 milioni dai 16,8 di fine anno 2016, una variazione contenuta nonostante l’investimento di 3 milioni per l’acquisizione di Easy Best.
Le prospettive di medio termine si incentrano sugli obiettivi del piano industriale 2017-2020, che evidenziano una previsione di crescita del giro d’affari con un Cagr a doppia cifra. Il consolidamento di Easy Best evidenzierà maggiormente i suoi benefici negli anni 2019 e 2020, dove è attesa una marginalità sulle vendite superiore al 15 per cento e un aumento del cash flow che consentirà di ridurre l’indebitamento finanziario netto.
Clabo punta a crescere significativamente nell’area asiatica e ad ampliare la gamma prodotti sia attraverso l’innovazione sia attraverso operazioni di M&A che consentirebbero di far crescere la quota di mercato con una più ampia offerta.
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