Il termine per la presentazione delle offerte vincolanti per rilevare gli asset tricolori del gruppo spagnolo dell’energia sembra essere slittato a lunedì 25 settembre 2017 dalla precedente scadenza di oggi.
A dare notizia della proroga che sarebbe stata decisa dai vertici di Gas Natural un articolo di oggi del quotidiano “Il Sole 24Ore” in cui si conferma che l’uscita di scena del fondo cinese Shanghai DaZhong, accreditato per una possibile offerta sull’intero pacchetto messo in vendita, starebbe spingendo a una vendita distinta delle diverse attività: quasi mezzo milione di clienti elettricità e gas, il contratto lungo termine per il gas che transiterà dal Tap, la rete di distribuzione del gas lunga 7.300 Km, la holding servizi e il progetto del rigassificatore di Trieste.
L’articolo sopracitato aggiunge anche che per i 459mila clienti residenziali e le 19mila imprese clienti del gruppo guidato da Rafael Villaseca Marco nel business non regolato della vendita di elettricità e gas i pretendenti più accreditati sono al momento Edison ed Engie Italia con offerte comprese tra 200 e 250 milioni di euro. In lizza ci dovrebbe essere anche il duo Spigas-Canarbino. Si tratta di due aziende italiane attive nel trading e nella vendita retail di energia elettrica e gas (circa 300mila clienti) in cui il gruppo tedesco dell’energia EnBw detiene l’80% del capitale di Spigas e il 20% di Canarbino.
Quest’ultimo è un colosso energetico che vanta oltre 21 miliardi di fatturato, 1,9 miliardi mol, 5,5 milioni di clienti e un importante parco produttivo sulle rinnovabili e nel termoelettrico e ora vede l’asta su Gas Natural come un’opportunità per rafforzarsi nel Sud Italia.