La conversione obbligatoria a condizioni favorevoli deliberata ieri dal cda, che dovrà essere approvata dall’assemblea straordinaria di Unicredit, ha fatto schizzare i titoli di risparmio della banca di piazza Gae Aulenti. Alle 10:15 i titoli rnc segnano un incremento del 35,9% a 92,5 euro. Sono passati di mano 10 mila pezzi, contro una media degli ultimi tre mesi di 708 al giorno.
La proposta, che dovrà essere sottoposta all’assemblea straordinaria degli azionisti ordinari e all’assemblea speciale degli azionisti di risparmio, prevede la conversione obbligatoria delle 252.489 azioni di risparmio in azioni ordinarie in circolazione.
Il rapporto di conversione è stato così fissato: ogni azione di risparmio oggetto di conversione darà diritto a ricevere 3,82 azioni ordinarie aventi godimento regolare, oltre a un conguaglio di 27,25 euro. Saranno attribuite azioni di nuova emissione e/o azioni proprie e, comunque, senza variazione del valore del capitale sociale.
La conversione delle azioni di risparmio in azioni ordinarie, incidendo sui diritti degli azionisti di risparmio, comporterà per loro anche il riconoscimento del diritto di recesso, da esercitarsi secondo le previsioni di legge. Il valore di liquidazione, in relazione alle azioni di risparmio oggetto di recesso, sarà determinato facendo riferimento alla media aritmetica dei prezzi di chiusura nei sei mesi che precedono la pubblicazione dell’avviso di convocazione dell’assemblea le cui deliberazioni legittimano il recesso ai sensi dell’art. 2437-bis del codice civile e, pertanto, sarà calcolato a tale data.

























