Mercati – Milano a -0,2%, bene Saipem in scia al rialzo del petrolio

I listini continentali si mantengono intorno alla parità, dopo l’avvio negativo di Wall Street, mentre è in corso l’intervento del presidente della Bce, Mario Draghi, davanti alla commissione Affari economici e monetari del Parlamento Europeo.

Poco prima delle 16:00 il Dax di Francoforte (+0,2%) è l’unico listino sopra la parità, mentre il Ftse Mib di Milano (-0,2%), il Cac 40 di Parigi (-0,3%) e il Ftse 100 di Londra (-0,1%) viaggiano in lieve flessione. Calo più consistente per l’Ibex 35 di Madrid (-0,6%), condizionato dalle tensioni legate al referendum del primo ottobre per l’indipendenza della Catalogna.

Nel frattempo, Draghi ha confermato la fiducia dell’istituto centrale per una graduale ripresa dell’economia e dell’inflazione nell’area euro, ma ha ribadito la necessità di proseguire con una politica monetaria accomodante. Il presidente ha inoltre rimarcato l’elemento di incertezza determinato dalla volatilità del tasso di cambio e ha ribadito che la decisione su un allentamento delle misure di sostegno verrà presa nei prossimi mesi.

Il tutto all’indomani delle elezioni in Germania, che hanno sancito la vittoria della Merkel nonostante un calo dei consensi, che imporrà al premier la complessa formazione di un governo di coalizione con verdi e liberali. Il debole risultato elettorale dei conservatori e l’ascesa dell’estrema destra come terza forza politica del Paese pongono qualche dubbio sulla stabilità politica della prima economia europea, penalizzando l’euro, sceso a quota 1,188 dollari.

La moneta unica risente anche delle indicazioni dell’indice Ifo, pubblicato in mattinata, che ha segnalato un rallentamento della fiducia delle aziende tedesche a settembre. In rialzo invece il cambio tra biglietto verde e yen a quota 112,3, dopo che il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha annunciato come da attese le elezioni anticipate e un pacchetto di stimoli da 17,8 miliardi di dollari.

Tra le materie avanza il petrolio, sui massimi di sette mesi dopo le indicazioni positive giunte dai Paesi produttori sul riequilibrio del mercato globale. Wti e Brent guadagnano oltre un punto percentuale, rispettivamente a 51,3 e a 57,6 dollari al barile.

Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund cresce a 169 punti base, con il rendimento del decennale italiano in lieve rialzo al 2,11 per cento.

A Piazza Affari gli acquisti premiano i petroliferi SAIPEM (+2,8%) ed ENI (+1%) in scia alla buona performance del greggio. Ben intonate anche RECORDATI (+1,7%) e LEONARDO (+1%), oltre a MEDIASET (+0,8%) in attesa dei conti di domani.

Dall’altra parte del listino scivola STM (-2,4%), seguita da BPER (-1,5%), AZIMUT (-1,2%) e ATLANTIA (-1,1%), che continua a soffrire la possibile controfferta di Acs per Abertis.

Sottotono i bancari, tra cui UNICREDIT (-0,9%) dopo che il vicepresidente Vincenzo Calandra Buonaura ha definito una “bufala” l’ipotesi di aggregazione con la tedesca Commerzbank.

Fuori dal paniere principale bene ancora FINCANTIERI (+4,2%), che costruirà una nave di prossima generazione per Cunard.