Attese per domani le offerte formali per il partner di bancassurance di Banco Bpm che andranno a sostituire i precedenti soci, Unipol e Aviva, che hanno dato la disdetta.
La proposta dovrebbe essere formalizzata da tutti e quattro i candidati in lizza, come confermato dallo stesso amministratore delegato dell’istituto, Giuseppe Castagna. “Gli offerenti dovrebbero essere quattro, ognuno dei quali ha delle caratteristiche che rendono interessante l’offerta”, aveva osservato qualche giorno fa il manager.
Il primo della lista è il Gruppo francese Covéa, già partner di piazza Meda, poiché controlla l’81% di Bipiemme Vita di cui l’istituto di credito detiene il restante 19 per cento. I rapporti tra i due soci sono buoni e il Gruppo transalpino sarebbe molto interessato ad allargare la rete di sportelli che distribuiscono i propri prodotti in Italia anche ai danni, di cui la compagnia è leader di settore in Francia.
Molto interessata all’accordo anche Cattolica Assicurazioni, per la quale la partnership sarebbe l’occasione per legarsi a un nuovo canale distributivo bancario dopo che la crisi delle banche venete ha fatto venire meno il precedente socio che era la Popolare di Vicenza.
Decisi a entrare in gara sono anche il Gruppo Generali, come il colosso transalpino Allianz.
La conclusione dell’operazione è prevista entro fine anno e il primo passaggio formale sarà il prossimo 17 ottobre quando il cda di Banco Bpm esaminerà le offerte pervenute.
L’obiettivo di Castagna è riuscire a inglobare i numeri dell’operazione nel bilancio 2017. Quanto ai pretendenti, si può osservare che sono tutti gruppi di primo piano in grado di offrire interessanti opportunità operative, un elemento determinante sarà quindi rappresentato dall’offerta economica che accompagnerà il business plan.
Proprio per massimizzare il proprio incasso Banco Bpm è disposto a mettere sul piatto anche una quota superiore al 51% del capitale della compagnia.
A Piazza Affari i titoli segnano attorno alle 10:00 un incremento dell’1,2% a 3,29 euro, contro un guadagno dell’indice bancario dello 0,5 per cento.
COMMENTO
Gli effetti sul Cet1 del riassetto assicurativo dovrebbero permettere a Banco Bpm di sorprendere positivamente il mercato. Al 31 dicembre 2016 il Cet1 era pari all’11,42% ed era sceso al 10,40% alla fine del primo semestre 2017, a causa sia del cambiamento nelle rwa su defaulted asset e per l’esercizio della put dei partner assicurativi. Si tratta di effetti che verranno riassorbiti.
Invece, giocheranno sicuramente a favore la cessione dell’asset management (il cui beneficio è stimato in 91 basis point) oltre che l’arrivo del nuovo partner assicurativo. Non è invece ancora incorporato l’effetto positivo dell’attesa applicazione dei modelli interni Airb.