Carige – Lancio operazione Lme attesa per il 29 settembre

Sarà pubblicato il prossimo 29 settembre, cioè il giorno successivo all’assemblea straordinaria che delibererà l’aumento di capitale di Carige, il prospetto informativo che darà il via all’operazione di Lme sui titoli subordinati dell’istituto genovese.

In una comunicazione in risposta ad alcuni quesiti posti dalla Consob, l’istituto guidato da Paolo Fiorentino ha fornito alcune informazioni sull’operazione di rafforzamento patrimoniale della banca e in particolare sulla proposta di scambio rivolta ai titoli subordinati.

L’operazione prevede che ai detentori dei titoli subordinati venga proposto lo scambio con obbligazioni di tipo senior che saranno emesse nell’ambito del programma Emtn della banca, quotato sul mercato regolamentato del Lussemburgo. I titoli senior avranno una denominazione minima di 100.000 (e multipli di 1.000), le eventuali spezzature in seguito all’ops (offerta pubblica di scambio) saranno regolate mediante corrispettivo in denaro.

Quanto ai tempi, lo stesso giorno dell’assemblea, il 28 settembre, si terrà un cda che delibererà tutta l’operazione. Per l’operazione Lme è previsto il ricorso alla consent solicitation, ossia la clausola che permette la conversione obbligatoria dei titoli oggetto dell’offerta, a patto che ciò sia approvato dall’assemblea degli obbligazionisti. La riunione dei bondholder sarà fissata probabilmente per l’ultima settimana di ottobre, visto che dovrà tenersi in seconda convocazione di modo che le delibere possano avvenire con un quorum del 25% e una soglia di adesione del 75 per cento.

Oggetto dell’offerta saranno quattro titoli per un controvalore complessivo di 510 milioni, di cui uno è il Tier 1 da 160 milioni che per circa la metà dovrebbe essere detenuto da Generali. Un secondo titolo da 50 milioni e uno da 100 milioni sono in buona parte posseduti rispettivamente da un unico investitore istituzionale, mentre per il Lower Tier2 da 200 milioni la platea dei detentori è più allargata.

Intanto in Borsa i titoli Carige guadagnano l’1,2%, contro il rialzo dello 0,5% dell’indice Ftse Italia Banche.

COMMENTO

L’approvazione e il successo della proposta di Lme sono indispensabili, come sottolineato più volte dalla banca, a sostenere l’intera impalcatura dell’operazione di rafforzamento di capitale per un miliardo complessivo, necessaria a rimettere in carreggiata l’istituto. Il rischio, in caso di insuccesso, è che vengano meno le condizioni di continuità aziendale.

Si può osservare che ci sono buone possibilità che l’offerta sia accettata dal mercato. Sia per il rischio che, in caso di fallimento del rafforzamento patrimoniale, la situazione si deteriori e i possessori di titoli subordinati si ritrovino a dover sostenere una perdita maggiore. Sia perché l’offerta potrebbe essere a prezzi più bassi del nominale ma più alti delle attuali quotazioni di mercato di tali titoli.

Se si considera per esempio il Lower Tier2 7,321% 2020 la sua quotazione è di circa 66, se l’offerta fosse a circa 70, sarebbe a prezzi superiori a quelli di mercato. Molti investitori istituzionali o hanno già incorporato la perdita nelle proprie valorizzazioni o hanno comprato sul mercato, per cui hanno i titoli in carico a un valore più basso del nominale.