Chiusura debole per le borse europee, dopo il risultato delle elezioni politiche tedesche, che hanno visto la vittoria del partito della cancelliera Angela Merkel ma anche l’affermazione del partito di destra Adv e il tracollo dei socialdemocratici che ora intendono lasciare la coalizione di governo.
A Milano il Ftse Mib ha terminato la seduta in ribasso dello 0,6% a 22.389 punti, penalizzato dall’intonazione negativa dei bancari. Leggero calo anche per il Ftse Italia Prodotti e Servizi Industriali, che ha segnato un -0,2% in linea al corrispettivo indice europeo (-0,1%).
Tra i titoli del comparto ritraccia Buzzi (-1,8%), mentre prosegue il rialzo di Cementir (+1,2%). Ancora acquisti anche su Interpump (+1,8%) e Zignago Vetro (+0,9%). Bene Ima (+0,5%) che ha confermato che la guidance per l’intero anno sarà di oltre 1,4 miliardi e precisato che l’Ebitda sarà intorno a 210 milioni.
Nel segmento delle piccole capitalizzazioni, continua il rally di Gefran (+7,9%) che segna un nuovo massimo superando di slancio quota 10 euro. Rimbalzo di Lu-Ve (+2,2%) dopo il tonfo della scorsa ottava in seguito ai risultati trimestrali, mentre prevalgono i realizzi su Irce (-2,5%).