Borse europee poco mosse in attesa dell’intervento di Janet Yellen davanti alla National Association for Business Economics. Intorno alle 15:40 i listini europei scambiano intorno alla parità, con il Ftse Mib che tenta un timido rialzo a +0,4%, il Dax di Francoforte a +0,2% mentre il Cac 40 di Parigi (+0,1%), il Ftse 100 di Londra (flat) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,1%) sono sostanzialmente invariati. Avvio frazionalmente positivo Oltreoceano per gli indici americani, con il Nasdaq che rimbalza a +0,5% dopo le recenti battute d’arresto.
Il clima generale resta incerto, dopo l’esito delle elezioni tedesche che ha aperto le porte ad un governo di coalizione in Germania e con le tensioni tra Stati Uniti e Corea del Nord sempre sullo sfondo.
Sul Forex continua la discesa dell’euro, che ha bucato al ribasso la soglia di 1,18 dollari. In recupero il dollaro/yen oltre quota 112, in attesa del discorso della Yellen. Gli investitori sono sempre alla ricerca di indicazioni sull’indirizzo di politica monetaria della banca centrale statunitense, dopo le dichiarazioni contrastanti rilasciate ieri da alcuni membri del Fomc.
L’apprezzamento del biglietto verde ha riportato l’oro in area 1.300 dollari l’oncia, dopo il picco di ieri seguito all’escalation di tensioni fra gli Stati Uniti e il regime nordcoreano di Pyongyang. Ritraccia anche il petrolio, con Brent e Wti rispettivamente a quota 58,2 e 51,9 dollari al barile, dopo i massimi di oltre due anni registrati ieri.
Tornando a Piazza Affari, spiccano FERRAGAMO (+3,2%) grazie a un report di Deutsche Bank, BPER (+3,1%) e BANCO BPM (+2,2%) che attende per domani le offerte formali per il partner di bancassurance.
Ben intonate anche le azioni LEONARDO (+2,3%), con l’Ad Profumo che si attende ricavi 2017 sopra la guidance del 3-5% precedentemente comunicata da Moretti. Buona performance pure per YNAP (+1,3%), sostenuta da un report positivo di Hsbc che ha espresso un giudizio di acquisto con target price a 37 euro.
Piatta TELECOM ITALIA, dopo il nuovo rinvio (a giovedì 28) del verdetto sull’utilizzo del golden power da parte del Governo italiano dopo l’ingresso di Vivendi.
Sottotono MONCLER (-1,4%), debole MEDIASET (-0,6%) in attesa dei risultati semestrali.