Il Ftse Italia Tecnologia ha archiviato la seduta di ieri in calo del 3,1%, sottoperformando l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (-0,7%) e il Ftse Mib (-0,6%).
Il listino italiano ha chiuso in lieve ribasso, cauto come gli altri benchmark continentali all’indomani delle elezioni in Germania. Le urne hanno decretato la vittoria della Merkel, ma il cancelliere ha perso consensi e dovrà formare un governo di coalizione con verdi e liberali. Da registrare inoltre l’ascesa dell’estrema destra a terza forza politica del Paese, uno scenario che getta dubbi sulla stabilità dell’Eurozona indebolendo l’euro, sceso sotto quota 1,19 dollari. In giornata è intervenuto anche il presidente della Bce Mario Draghi, da cui non sono emerse novità di rilievo. Da segnalare infine il rialzo del greggio dopo le indicazioni positive provenienti dal meeting di Vienna.
Per quanto riguarda il comparto IT di Piazza Affari la big cap Stm archivia la seduta a -3,9%, in scia all’ennesima giornata storta di Apple e del Nasdaq.
La mid cap Reply termina -1,5 per cento, mentre fra le small cap avanza Eurotech (+3,6%)
Invariata Sesa che ha staccato la cedola da 0,56 euro per azione a valere sull’esercizio chiuso al 30 aprile 2017.
Ben intonata Tecnoinvestimenti (+1,5%), mentre l’azionista Cedacri ha superato la soglia del 5% dopo l’esercizio di 317 mila Warrant 2016-2019, che hanno dato diritto ad ottenere altrettante azioni ordinarie della società al prezzo di 3,4 euro per azione.
Arretra Exprivia (-5,2%) mentre fra le tlc brilla Retelit (+3,6%) e chiude in lieve flessione Telecom Italia (-0,4%). Da segnalare che è stata rinviata ad oggi la riunione il comitato interministeriale per stabilire se procedere con l’esercizio del golden power contro Vivendi.