La settimana si è aperta con un mercato intento a rimuginare maggiormente sui temi politici e, in particolare, sulle ipotesi della coalizione che governerà la Germania.
A farne le spese a Francoforte è il titolo Rwe che arriva a perdere quasi il 5% sui timori del peso che potrebbe avere la politica ambientalista dei Verdi. A Parigi, invece, Edf mette a segno quasi il 3% complice, probabilmente, lo sviluppo incerto sull’apertura alla concorrenza del mercato.
In linea con l’indice Eurostoxx delle Utilities (-0,2%), il comparto delle utility italiane chiude in frazionale ribasso (-0,1%) , in assenza di notizie di rilievo sul fronte societario.
Tra i nomi principali, Enel e Snam non sembrano aver beneficiato dell’inserimento delle due società tra le dieci più interessanti da parte di Royal Bank of Scotland che assegna alla prima un target price di 5,5 e giudizio “neutral” e a Snam un giudizio “outperform” con target a 4,75 euro.
Tra le mid, Ascopiave, con un -1,1%, sembra accusare lo stop al percorso di aggregazione con Aeb-Gelsia.
In cima e in fondo al comparto delle small caps troviamo rispettivamente K.R.Energy e Terni Energia. Per la prima si può pensare ad una reazione tecnica dopo la performance fortemente negativa della settimana precedente (-12,7%), per la seconda al prosieguo di un movimento discendente che si è innescato in coincidenza con la situazione delicata creatasi dopo la sfiducia all’AD, Pietro Manzoni il 18 settembre scorso.
Va infine sottolineata l’ottima prestazione di Falk Renewables dopo aver annunciato l’accordo con la società Canadian Solar per l’acquisizione del 99% delle quote del progetto fotovoltaico Canadian Solar IS-42 per una capacità complessiva di 92MW nel North Carolina.