Ieri chiusura incolore per i listini europei, penalizzati in parte dal rallentamento di Wall Street dopo un avvio positivo. Il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in rialzo dello 0,2% a 22.430 punti. Intorno alla parità anche il Dax di Francoforte (+0,1%) e il Cac 40 di Parigi (invariato), lievi flessioni per il Ftse 100 di Londra (-0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%).
In flessione il Ftse AIM Italia, sceso dello 0,2%, sottoperformando i corrispondenti indici londinesi, il London Ftse Aim 100 (+0,4%) e il London Ftse Aim All Share (+0,3%).
In calo il volume medio dei titoli scambiati, che si è attestato a 5.076.082 azioni trattate, al di sotto dei volumi medi trattati nelle precedenti sedute.
Esordio tonico in Borsa per la matricola Neodecortech, che ha archiviato le contrattazioni della prima seduta in rialzo dell’1,25% a 4,05 euro, con 507.500 azioni scambiate. La società, attiva nel settore dell’interior design delle carte decorative per i pannelli nobilitati destinati ai grandi gruppi nazionali e multinazionali con la quotazione ha introitato 12 milioni di liquidità, che sarà utilizzata per i futuri piani di espansione e la razionalizzazione della struttura finanziaria.
In evidenza Tps, che ha segnato un progresso dell’8,7% a 5,10 euro con 133.500 azioni trattate, un volume nettamente superiore rispetto ai precedenti volumi medi per seduta. Performance che potrebbe essere stata influenzata dall’avvio di copertura del titolo da parte di Integrae Sim con una raccomandazione “Buy” e target price di 6,40 euro.
Attenzione ancora su Bomi Italia, che ha segnato un rialzo del 2,1% con 945.000 pezzi trattati, un volume nettamente superiore rispetto ai precedenti volumi medi per seduta. Si ricorda che la società, attiva nella logistica biomedicale e nella gestione di prodotti ad alta tecnologia per la tutela della salute, ha reso noti i principali dati preliminari del primo semestre del 2017, che evidenziano un valore della produzione consolidata a 58 milioni (+25% rispetto al pari periodo del 2016), un Ebitda a 5,5 milioni (+48% sull’anno precedente), con il relativo margine al 9,5% sul valore della produzione, e un utile netto a 1,5 milioni (+134%), di cui 0,9 milioni di competenza del gruppo.
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