Apertura positiva per le borse europee, con il Ftse Mib di Milano che intorno alle 9:15 avanza dello 0,3% in area 22.485 punti, con Saipem ancora in evidenza. Male invece Moncler sul downgrade di Deutsche Bank. Bene anche il Dax di Francoforte (+0,2%), il Ftse 100 di Londra (+0,4%), il Cac 40 di Parigi (+0,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,5%).
Nella serata di ieri, le parole della Yellen davanti alla National Association for Business Economics hanno alimentato ulteriormente le aspettative per un nuovo rialzo dei tassi di interesse quest’anno. Secondo il numero uno della Fed, aumentare gradualmente il costo del denaro è la politica appropriata da adottare nel contesto di incertezza che circonda l’inflazione, con il mercato del lavoro ritenuto una delle probabili fonti del futuro rialzo dei prezzi.
Prospettive che hanno spinto il dollaro a rafforzarsi sulle altre valute, con il cambio dollaro/yen risalito a 112,7 e l’euro/dollaro sceso ulteriormente a 1,176, con la moneta unica ancora appesantita dall’esito delle elezioni tedesche del week end.
Il tutto in attesa che oggi l’amministrazione Trump presenti i dettagli della tanto attesa riforma fiscale, dopo il fallimento ottenuto nel tentativo di rimpiazzare l’Obamacare.
Tra le materie prime in ribasso l’oro, sceso nuovamente in area 1.290 dollari l’oncia. In rialzo, invece, il petrolio con il Brent (+0,6%) a 58,8 dollari e il Wti (+0,7%) a 52,3 dollari, in attesa della pubblicazione questo pomeriggio dei dati settimanali sulle scorte Usa.
Sull’obbligazionario, infine, il rendimento del decennale italiano riparte in area 2,11%, separato da un differenziale con l’omologo tedesco in area 168 punti base.
Tornando a Piazza Affari, ancora acquisti su SAIPEM (+1,5%) in scia alla buona intonazione del petrolio. In rimonta STM (+1,1%) anche grazie al rimbalzo di Apple ieri a Wall Street, dopo la debolezza delle ultime sedute.
Positivi i bancari BPER (+1%), UBI (+0,8%), MEDIOBANCA (+0,8%) e BANCO BPM (+0,7%). Sulla parità MEDIASET, all’indomani della pubblicazione dei dati contabili. Male, invece, MONCLER (-1,2%), che scivola in fondo al Ftse Mib dopo il downgrade a ‘hold’ di Dutsche Bank con target price a 25,4 euro.
Fuori dal listino principale, acquisti su FINCANTIERI (+2,5%) in attesa del vertice di oggi tra Francia e Italia per decidere sulla questione di Stx.