Il Ftse Italia Banche termina con un buon rialzo (+1,9%) e in linea all’indice europeo (+2,3%), sostenendo anche il Ftse Mib (+0,9%). Il listino beneficia anche di alcuni dati macro positivi, che hanno visto un miglioramento nella fiducia di imprese e consumatori.
L’indice bancario rafforza i guadagni di martedì, continuando quindi a godere della fiducia degli investitori.
Nel paniere principale di Piazza Affari si mette in luce Ubi (+3,9%), considerata tra le banche più affidabili nel panorama italiano, come testimoniato dal successo nel collocamento del bond decennale secured da 1,25 miliardi.
Molto bene anche Banco Bpm (+4,2%) che ieri dovrebbe avere ricevuto le offerte dei quattro potenziali partner nella bancassurance.
Forti acquisti anche su Unicredit (+2,7%) che nel frattempo ha fissato a 16,34 euro e 61,1 euro i valori di recesso rispettivamente per le azioni ordinarie e quelle di risparmio, dopo la decisione del cda di eliminare il limite del 5% all’esercizio del diritto di voto e la conversione delle stesse azioni di risparmio in ordinarie.
Rafforza il proprio rialzo anche Bper (+2,9%) dopo il +2,9% della giornata precedente grazie anche a un report positivo di Equita, che vede un miglioramento nella riduzione dell’esposizione negli npl della banca emiliana.
Discreto progresso anche per Intesa (+0,5%) a dimostrazione della fiducia di cui gode presso gli investitori, come evidenziato anche dal buon esito nel placement di un’obbligazione subordinata Tier2 per 724 milioni.
Nel Mid Cap Popolare Sondrio (+2,2%) azzera le perdite dell’ultimo periodo, mentre Credem (+0,7%) chiude in moderato rialzo.
Tra le Small Cap rimbalzo di Creval (+4,6%) che recupera il rosso delle ultime sedute, con la banca che avrebbe presentato un’offerta per l’acquisto di Farbanca, istituto focalizzato sui finanziamenti al mondo della farmacia e della sanità. Scatto anche di Banco Desio (+5,7%) che annulla buona parte dei ribassi riportati nell’ultimo mese.
