Banco Bpm – Arrivate le offerte per la bancassurance

Sono state consegnate ieri agli advisor le offerte per diventare partner di Banco Bpm nel settore della bancassurance. A presentare una proposta sono state Cattolica Assicurazioni, in cerca di un nuovo canale distributivo bancario dopo le sofferte vicende con Banca Popolare di Vicenza, e la francese Covéa, già socio dell’istituto di piazza Meda nel comparto vita, che con il nuovo accordo vorrebbe allargare la collaborazione anche al comparto danni in cui è leader in Francia.

Non è invece giunta conferma della partecipazione alla gara di Allianz, che probabilmente non ha fatto in tempo a finalizzare una proposta, e di Generali che, dopo aver valutato l’ipotesi, avrebbe deciso di non proseguire.

In ogni caso, Covéa e Cattolica Assicurazioni erano sin dal primo momento considerati i pretendenti più agguerriti e intenzionati a siglare l’accordo. Un interesse che li ha portati, secondo indiscrezioni, a mettere sul piatto una cifra significativa, superiore ai 700 milioni, per acquisire una quota di maggioranza di Popolare Vita e Avipop Assicurazioni, le due società da cui Unipol e Aviva hanno esercitato l’opzione di uscita. L’istituto guidato da Giuseppe Castagna sarebbe disposto a cedere una quota compresa tra il 51% e l’80 per cento.

Il 17 ottobre dovrebbe riunirsi il cda di Banco Bpm che potrebbe già deliberare sulle offerte, con l’obiettivo di chiudere l’operazione entro l’anno.

Sulla scia della notizia le azioni Banco Bpm guadagnano alle 10:05 l’1,2% a Piazza Affari a 3,51 euro, contro il rialzo dello 0,3% dell’indice bancario.

COMMENTO

La notizia è da leggere in chiave positiva anche se in lizza non ci saranno i quattro pretendenti attesi, ma solo i due più interessati e determinati a chiudere l’accordo. Tutto lascia presagire che l’istituto riesca a centrare l’obiettivo di trovare un nuovo socio e compensare l’effetto negativo temporaneo sul Cet1 derivante dall’uscita di Unipol e Aviva e stimato in 72 basis point, come esplicitato dall’amministratore delegato.

I titoli quotano in Borsa 3,51 euro, al di sotto del target price medio, secondo Bloomberg pari a 3,74 euro.

Il Cet1 potrebbe beneficiare oltre che dalla definizione dell’accordo di bancassurance, anche dall’adozione dei modelli interni di rating.