Carige – La Bce dà il via libera al rafforzamento patrimoniale

La Bce ha dato il proprio via libera all’operazione di rafforzamento patrimoniale di Carige.

L’autorizzazione è arrivata ieri sera, alla vigilia dall’assemblea straordinaria in calendario per oggi. Assise che sarà chiamata ad approvare l’aumento di capitale da 560 milioni, di cui 60 riservati agli obbligazionisti che avranno aderito all’operazione di Liability Management Exercise. Subito dopo l’assemblea, infatti, si riunirà il cda che darà il via all’operazione di scambio tra i titoli subordinati relativi alle quattro emissioni selezionate e i titoli ordinari.

L’assemblea di oggi dovrà anche votare la delibera elaborata dal cda, che prevede “un aumento in via scindibile con diritto d’opzione o, in subordine, in via inscindibile e con esclusione o limitazione del diritto di opzione” o optare per la richiesta del Gruppo Malacalza Investimenti, primo azionista di Carige, che invece chiede eliminare la possibilità di escludere il diritto d’opzione. In ogni caso l’orientamento del cda è di procedere a un aumento con diritto di opzione.

Nel comunicato, Banca Carige sottolinea che “la manovra si articola su tre elementi essenziali: l’operazione di ottimizzazione del passivo Lme, l’aumento di capitale e la cessione di asset. Il successo di ciascuna delle operazioni previste risulta essenziale per il conseguimento degli obiettivi strategici del piano”.

Come sottolineato dalla banca, i tre punti del piano, che nel loro insieme dovrebbero consentire un rafforzamento patrimoniale da un miliardo, sono strettamente interconnessi e il fallimento di uno di loro potrebbe fare cadere l’intera impalcatura dell’operazione. E portare come conseguenza un rischio per la continuità aziendale.

COMMENTO

Per l’istituto genovese sarà essenziale il successo dell’operazione di Lme, che dovrà concludersi nel mese di ottobre, prima dell’avvio dell’aumento di capitale. I segnali provenienti dai principali bondholder lasciano sperare nel buon esito dell’operazione.