Carige – Ok dei soci all’adc da 560 mln con diritto di opzione

L’assemblea degli azionisti di Carige ha dato il via libera all’aumento di capitale da 560 milioni (di cui 60 riservati agli obbligazionisti che avranno aderito all’operazione di Liability Management Exercise) esclusivamente con diritto di opzione, in linea con la proposta fatta da Vittorio Malacalza, maggiore azionista dell’istituto ligure con il 17,6 per cento.

La ricapitalizzazione rappresenta uno dei pilastri per il rilancio della banca, insieme all’ottimizzazione del passivo tramite Lme e la cessione degli asset non strategici, che insieme dovrebbero consentire un rafforzamento patrimoniale di 1 miliardo. I tre punti del piano sono strettamente interconnessi e il fallimento di uno di loro potrebbe fare cadere l’intera impalcatura dell’operazione, secondo quanto indicato dalla stessa Carige.

Dopo il via libera dell’assemblea, è in corso il board nel quale verranno decise le condizioni per la conversione dei bond subordinati in titoli senior di nuova emissione (Lme) per un ammontare totale di 510 milioni, con l’offerta che dovrebbe partire domani.

La buona riuscita di questa operazione è il primo passo per il rilancio, anche in ottica Bce (che ha già dato il suo ok al piano di rafforzamento patrimoniale), come sottolineato dall’Ad Paolo Fiorentino durante l’assemblea: “Qualora l‘impatto positivo dall‘operazione Lme non risultasse in linea con quanto rappresentato dalle autorità di Vigilanza, la banca dovrà presentare un piano di rafforzamento entro il 31 marzo 2018”.

Il manager, inoltre, ha aggiunto: “Bce ha inoltre chiesto che, per quanto riguarda l’aumento di capitale previsto, entro il 31 dicembre 2017 sia deliberato, sottoscritto e regolato un aumento di almeno 500 milioni, indicando che in mancanza è altrimenti probabile una violazione dei requisiti patrimoniali secondo il piano predisposto da Carige”.

Il numero uno dell’istituto genovese ha sottolineato che: “Nel caso in cui l’aumento di capitale non andasse a buon fine, è evidente che la banca non riuscirà a rispettare i parametri, per cui dovremo prendere la valigia e andare a Francoforte a discutere il futuro della banca”.

Intorno alle 16:30 a Piazza Affari il titolo sale dello 0,6% a 0,23 euro, mentre il Ftse Italia Banche cede lo 0,2 per cento.