Nasce ufficialmente un colosso dei mari, che sarà leader europeo nella cantieristica, fra i principali a livello globale, primo al mondo nel settore della costruzione di navi da crociere. L’integrazione di Fincantieri, Naval Group e STX France porta a un gigante con 10 miliardi di ricavi all’anno e un carico di lavoro di 50 miliardi, presente in 20 Paesi con circa 35.000 dipendenti e un indotto in Europa di 120.000 persone.
Italia e Francia hanno raggiunto l’accordo sul dossier STX-Fincantieri. A Fincantieri andrà il 51% dei cantieri francesi: 50% di controllo diretto a cui si aggiunge una quota del 1% in prestito, che il Governo francese potrà revocare solo a condizione di un inadempimento di Fincantieri rispetto agli impegni industriali presi.
Tale prestito dell’1%, precisano fonti di Governo, avrà la durata di 12 anni e, se non verrà revocato, la quota dovrebbe passare di diritto a Fincantieri. In caso di revoca del prestito, che non potrà comunque essere effettuata in qualsiasi momento ma in occasione di alcuni ‘check point’ nell’arco dei 12 anni, Fincantieri avrà un’opzione put che obbliga lo Stato francese a comprare tutta la sua quota a un ‘fair price’.
Per quanto riguarda il nuovo Cda di Stx, questo sarà composto da otto consiglieri: quattro nominati da Fincantieri, due dallo Stato francese, uno da Naval Group (Ng) e uno dai lavoratori. La società italiana avrà inoltre presidente, amministratore delegato e maggioranza in consiglio attraverso il casting vote.
Commento
L’intesa raggiunta tra Italia e Francia nella vicenda Fincantieri-Stx è migliorativa. Fincantieri avrà la disponibilità diretta del 51% così da avere pieno controllo nella governance aziendale, cosa che non era stata concessa nella precedente formulazione dell’intesa, che prevedeva per Fincantieri il 48%, mentre il 4% era destinato a un’istituzione finanziaria italiana.
Rimangono alcune incognite che già ieri si sono riflesse sulla performance di borsa quando sono circolate le prime indiscrezioni (il titolo ha chiuso con un ribasso dello 0,4%). In primis gli accordi industriali siglati, cui è legato il calendario dei ‘check point’ per i francesi, oltre che le regole precise di esercizio della revoca del 1 per cento prestato a Fincantieri. Inoltre quali sono le modalità di determinazione del prezzo nel caso di esercizio dell’opzione put sul 100% di Stx France da parte di Fincantieri.