Prosegue senza scossoni la seduta delle borse europee che intorno alle 16:00, dopo l’avvio lievemente negativo di Wall Street, continuano a scambiare intorno alla parità.
Il Ftse Mib di Milano segna una flessione dello 0,1%, appesantito soprattutto dalle vendite sulle utilities. In frazionale rialzo il Dax di Francoforte (+0,3%) e il Cac 40 di Parigi (+0,1%), mentre il Ftse 100 di Londra è sostanzialmente invariato e l’Ibex 35 di Madrid in leggero ribasso (-0,3%). Oltreoceano il Dow Jones e lo S&P 500 hanno aperto le contrattazioni in calo dello 0,1%, mentre il Nasdaq cede lo 0,3 per cento.
Sul fronte macro sono stati diffusi nel primo pomeriggio i dati preliminari di settembre sull’inflazione tedesca, in linea con le attese e con la rilevazione recedente, oltre al Pil annualizzato statunitense del secondo trimestre, in crescita del 3,1 per cento.
Sul Forex intanto continua la risalita dell’euro, che si riavvicina a 1,18 dollari, dopo l’apprezzamento messo a segno dal biglietto verde negli ultimi giorni in scia alle prospettive di rialzo dei tassi di interesse a dicembre e alle anticipazioni sulla riforma fiscale di Trump. In lieve calo il dollaro/yen, in area 112,6.
Tra le materie prime resta poco mosso l’oro, in area 1.284 dollari l’oncia, mentre le quotazioni del petrolio risalgono di circa un punto percentuale, con Wti e Brent rispettivamente a 52,7 e a 58,5 dollari al barile, sostenute dal calo delle scorte Usa e dalle tensioni in Iraq dopo il voto del referendum in Kurdistan a favore dell’indipendenza.
Sull’obbligazionario il rendimento del Bund decennale torna nuovamente sotto lo 0,5%, dopo essere stato messo sotto pressione dalla notizia che il ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, lascerà la carica per fare posto a un esponente liberale. Il tasso sul Btp di pari scadenza scende al 2,12% e lo spread si contrae a 163 punti base.
I rialzi dei rendimenti degli ultimi giorni ha però penalizzato le utilities, che risultano le peggiori del Ftse Mib, con ITALGAS (-0,5%), TERNA (-0,8%), SNAM (-0,9%), ENEL (-1,1%) e A2A (-1,2%) in fondo al listino.
Ben intonati invece i petroliferi, con SAIPEM a +1,5%, ENI a +0,4% e TENARIS a +0,8 per cento. Si affievoliscono i rialzi delle banche, tra cui continua a salire BPER (+2,2%). Bene anche BANCO BPM (+0,8%), che ha ricevuto ieri dagli advisor le offerte di Cattolica Assicurazioni e della francese Covéa come potenziali partner nel settore della bancassurance.
Piatta TELECOM ITALIA, in attesa del cda per la nomina di Amos Genish come nuovo Ceo e della riunione del comitato tecnico che dovrà stabilire se esercitare il golden power sull’azienda per contrastare Vivendi.