Poco dopo le 12:00 le borse europee scambiano intorno alla parità, con il Ftse Mib a +0,1% ancora sostenuto principalmente dalle buone performance dei bancari, mentre le utilities perdono terreno penalizzate dal rialzo dei rendimenti governativi. In frazionale rialzo il Dax di Francoforte (+0,4%) e il Cac 40 di Parigi (+0,2%), mentre il Ftse 100 di Londra e l’Ibex 35 di Madrid sono praticamente invariati.
Prevale dunque un atteggiamento cauto tra gli investitori, che soppesano gli elementi degli ultimi giorni, dalle elezioni tedesche al momentaneo stallo delle tensioni tra Stati Uniti e Corea del Nord, oltre agli ultimi interventi di esponenti delle banche centrali e la presentazione della riforma fiscale da parte di Trump di ieri sera, che ha spinto i listini a stelle e strisce verso nuovi record.
Sul fronte macro, si attendono soprattutto la lettura definitiva del Pil statunitense del secondo trimestre e i numeri preliminari di settembre sull’inflazione tedesca. In mattinata è stato diffuso il dato finale sulla fiducia dei consumatori dell’Eurozona (settembre), in linea con la rilevazione iniziale (-1,2), mentre nel primo pomeriggio sono previste anche le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e le scorte all’ingrosso americane.
Sul Forex recupera parzialmente terreno l’euro, tornando a 1,177 dollari, mentre il cambio tra biglietto verde e yen è stabile in area 112,7. Il dollaro continua comunque a beneficiare delle prospettive di rialzo dei tassi a dicembre, alimentate martedì sera dalla Yellen, oltre che delle anticipazioni di Trump sul progetto di tagli alle tasse.
Tra le materie prime recupera terreno l’oro, in area 1.285 dollari l’oncia. Tornano a crescere anche le quotazioni del petrolio, con Wti e Brent rispettivamente a 52,8 e a 58,8 dollari al barile, all’indomani della pubblicazione dei dati settimanali Eia che hanno mostrato un calo delle scorte Usa.
Ancora vendite sull’obbligazionario, dove il rendimento del Bund decennale sale allo 0,5% messo sotto pressione dalla notizia che il ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, lascerà la carica per fare posto a un esponente liberale. Il tasso sul Btp di pari scadenza risale al 2,15% e lo spread si contrae a 165 punti base.
A Piazza Affari proseguono gli acquisti sulle banche, in particolare BPER (+3,1%) e BANCO BPM (+1,6%). Per quanto riguarda quest’ultima, sono state consegnate ieri agli advisor le offerte dei potenziali partner nel settore della bancassurance, pervenute da Cattolica Assicurazioni e dalla francese Covéa.
Sottotono le utilites, penalizzate dal rialzo dei rendimenti obbligazionari, con ENEL (-0,7%), TERNA (-1%), SNAM (-1,2%) e A2A (-2,1%) in fondo al listino.
Ben intonata TELECOM ITALIA (+0,8%), in attesa del doppio appuntamento di oggi con la nomina del nuovo Ad e la riunione del comitato sul golden power.
Poco mossa FCA (+0,3%), che il 12 ottobre incontrerà gli avvocati dei proprietari dei veicoli che hanno fatto causa al Gruppo per la violazione delle norme sulle emissioni diesel.
Fuori dal paniere principale l’accordo tra Francia e Italia sulla questione Stx France fa scattare i realizzi su FINCANTIERI (-6%) dopo che, da inizio anno, il titolo aveva guadagnato il 124 per cento.
Denaro infine sui titoli CARIGE (+3%), in scia all’approvazione dell’operazione di rafforzamento patrimoniale da parte della Bce.