Moda – Ovs sotto pressione (-2,9%)

Sottotono ieri il Ftse Italia moda, prodotti per la casa e per la persona, che ha chiuso le contrattazioni cedendo lo 0,1%, rispetto alla seduta tonica degli Eurolistini. In calo dello 0,2% anche il corrispondente indice di comparto europeo, l’Euro Stoxx Personal & Household Goods.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in progresso dello 0,9% a 22.622 punti sostenuto dai bancari. Buona la performance dell’Ibex 35 di Madrid (+1,8%), mentre hanno rilevato modesti rialzi il Ftse 100 di Londra (+0,4%), il Dax di Francoforte (+0,4%) e il Cac 40 di Parigi (+0,3%).

Salvatore Ferragamo ancora in testa alle le Blue Chip con un progresso dello 0,7%, a 23,85 euro, mentre Luxottica ha recuperato parte delle perdite della seduta precedente archiviando la seduta in rialzo dello 0,3 per cento. Si ricorda che ha preso il via la seconda fase dell’indagine della Commissione europea sulll’integrazione del colosso di Agordo con Essilor.

Debole invece Moncler (-0,6%), dopo il downgrade di Deutsche Bank a ‘hold’ (da ‘buy’) con target price a 25,4 euro.

Tra le Mid Cap tengono Geox (+0,4%) e Tod’s (+0,3%)  mentre cede il 3,6% Ovs dopo l’accelerated bookbuilding da parte di Coin (azionista di maggioranza) del 12,3% del capitale, riducendo così la propria quota dal 30,2% al 17,9 per cento. Le azioni sarebbero state collocate presso investitori istituzionali internazionali a un prezzo unitario di 6,53 euro.

In vetta alle Small Cap si posiziona Basicnet con un progresso del 2,9%, mentre prosegue la discesa di Csp International (-2,3%) risentendo ancora dei risultati deludenti del primo semestre 2017.