Nel primo semestre 2017 Retelit ha riportato risultati in forte miglioramento, beneficiando di una buona crescita di tutte le attività e in particolare del segmento Business.
Nel periodo di analisi l’operatore di servizi dati e infrastrutture nel mercato delle telecomunicazioni ha realizzato ricavi per 29,4 milioni, in aumento del 23,1% rispetto al pari periodo dello scorso anno. Nel dettaglio, i servizi di telecomunicazione hanno riportato un incremento del 27% a 18,9 milioni mentre le concessioni per diritti d’uso e manutenzione di rete sono aumentate da 5 a 5,2 milioni.
La suddivisione per mercato dei ricavi dell’attività caratteristica è la seguente: Wholesale Nazionale per 11,4 milioni (38% dei ricavi totali), Wholesale Internazionale 13 milioni (44% dei ricavi totali) e Business (Corporate e PA) 5,4 milioni (18% dei ricavi totali). I ricavi relativi al cavo AAE-1 sono pari a 0,6 milioni e vengono ricompresi nel Wholesale Internazionale.
L’attività commerciale nel semestre ha generato nuovi ordini per 37,2 milioni (+90% su base annua), superiori a quanto previsto dal piano industriale, riconducibili per il 40% al mercato Wholesale Nazionale, il 28% al Wholesale Internazionale e il 32% al mercato Business.
L’Ebitda è nettamente aumentato, attestandosi a 10,9 milioni (+53,2% a/a) grazie soprattutto al diverso, e più redditizio, mix dei ricavi. Il relativo margine sui ricavi si fissa al 37% (+7,3 punti percentuali).
La marginalità si è confermata in miglioramento anche a livello di Ebit, positivo per 4,2 milioni, più che quadruplicato rispetto a 1 milione del primo semestre 2016, nonostante l’incremento degli ammortamenti (+9,6% a 6,4 milioni) a seguito degli importanti investimenti effettuati.
Il conto economico si è chiuso con un utile netto pari a 4 milioni, sostanzialmente triplicato rispetto a 1,3 milioni del periodo gennaio-giugno 2016.
Al 30 giugno 2017 il gruppo detiene liquidità netta per 3,6 milioni, in calo di 4,5 milioni rispetto a fine 2016.
Nel corso primo semestre 2017 gli investimenti complessivi ammontano a 12,7 milioni di cui 7,1 milioni in infrastruttura, 5,2 milioni in relazione all’Area Strategica AAE-1 e per la parte residua ad altri investimenti.
I primi sei mesi dell’anno sono sostanzialmente in linea con il Piano Industriale, anche se con una diversa composizione sia in termini di revenues che di ordinato tra l’area più tradizionale ed il sistema in cavo AAE-1. Il diverso mix è dovuto allo slittamento di circa tre mesi della messa in esercizio del cavo, parzialmente compensata, dal punto di vista economico, da performances del business tradizionale superiori alle attese di Piano. Da segnalare comunque che a settembre la posa del cavo è stata completata raggiungendo Hong Kong, con investimenti in linea con le attese e che a partire da giugno è stata avviata la sua commercializzazione e la stipula dei primi contratti.
Pertanto, ad oggi il management non si aspetta scostamenti significativi rispetto alla guidance comunicata che prevede per il 2017 un fatturato tra 60 e 63 milioni, un Ebitda nel range 20-23 milioni e un Ebit compreso fra 6 e 9 milioni. A livello patrimoniale si stimano investimenti tra i 25 e i 28 milioni e una liquidità netta al 31 dicembre 2017 compresa tra i 20 e i 23 milioni.