Il Ftse Italia Tecnologia ha archiviato la seduta di ieri a +2,1%, sovraperformando l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (+0,9%) e il Ftse Mib (+0,9%).
Il listino milanese ha chiuso tra i migliori del Vecchio Continente, grazie soprattutto alla buona intonazione delle banche, all’indomani del discorso in cui la Yellen ha sostanzialmente confermato il rialzo dei tassi a dicembre. Il tutto prima della presentazione della riforma fiscale di Trump, avvenuta ieri sera, mentre sul fronte macro sono giunte indicazioni positive dai dati italiani sulla fiducia dei consumatori e delle imprese.
Per quanto riguarda il comparto IT di Piazza Affari la big cap Stm archivia le contrattazioni a +2,4%, dopo le vendite delle ultime sessioni. In progresso dello 0,9% la mid cap Reply. Fra le small cap avanza Sesa (+3,9%) mentre It Way (-3,6%) si rimangia buona parte del rialzo della seduta precedente, innescato dall’accordo per la cessione a Maticmind dell’intera partecipazione nella controllata Business-E per 16,1 milioni.
Fra le tlc guadagna terreno Telecom Italia (+1,4%), in attesa della riunione del comitato interministeriale sull’esercizio del golden power contro Vivendi, posticipata ad oggi.
Intanto i piccoli azionisti hanno chiesto lo scorporo della rete per farla confluire in una nuova società posseduta e controllata interamente da TIM, procedendo successivamente con la sua collocazione in Borsa.
Poco mossa Retelit (+0,4%), nonostante i conti al 30 giugno in netto miglioramento. Flessione, infine, per Acotel Group (-0,9%), che ha archiviato il primo semestre del 2017 con un calo del fatturato e dei margini reddituali intermedi.