Utility – Settore flat, ma balzano Falck (+6,4%) e Alerion (+4,5%)

Ancora una seduta priva di direzionalità per il Ftse Italia Servizi (inv.) che ha così registrato una performance giornaliera inferiore a quella del principale indice di piazza Affari, cioè il Ftse Mib (+0,9%), con quest’ultimo che ha beneficiato del deciso rialzo dei bancari (+1,9%). Sulla stessa lunghezza d’onda del paniere italiano anche lo Stoxx Europe 600 Utilities (inv.). Entrambi gli indici del comparto in esame hanno risentito del deciso rialzo dei rendimenti sui governativi europei, soprattutto sulle scadenze medio e lunghe.

Nel segmento delle Big Cap si è distinta ancora una volta A2A (+1,1%), con gli investitori che sembrano aver apprezzato la decisione del management della multi-utility lombarda di accelerare nella strategia di sviluppo della produzione energetica da fonti rinnovabili, come testimonia l’annuncio di martedì relativo all’acquisto di 18 impianti fotovoltaici con una potenza installata totale di 17 MW.

In lieve rialzo Enel (+0,3%) che prosegue nel processo di riorganizzazione della struttura societaria in Sud America, ma anche nell’espansione dell’attività nel business delle rinnovabili in questo continente. Nel dettaglio, la controllata Enel Americas (ex Enersis) ha sottoscritto interamente un aumento di capitale di Enel Brasil, salendo così al 95,44% del capitale, con un investimento di circa 125 milioni di dollari statunitensi. Sempre ieri il governo brasiliano ha annunciato che il gruppo guidato da Francesco Starace si è aggiudicato la licenza pluriennale per gestire la diga di Volta Grande grazie a un’offerta di circa 376 milioni di euro.

La giornata di ieri è stata, invece, caratterizzata dalla lettera per Snam (-1,3%) in assenza di notizie societarie significative. Con la flessione di ieri, i titoli del colosso di San Donato si sono mangiati tutto il rialzo registrato nella seduta di martedì, quando le quotazioni erano balzate dell’1 per cento.

Nell’ambito delle Mid Cap, ieri è tornato il denaro su Iren (+2,5%), con il Consiglio di amministrazione della multi-utility guidata da Massimiliano Bianco che nel pomeriggio di martedì ha deliberato il rinnovo, con incremento a 2 miliardi, del programma Euro medium term notes (Emtn). La decisione del Cda di Iren mira a cogliere con tempestività le eventuali opportunità di finanziamento offerte dal mercato attraverso future emissioni di bond.

Tra i titoli delle società a bassa capitalizzazione, cioè le Small Cap, exploit per Falck Renewables (+6,4%) e per Alerion Clean Power (+4,5%). Nel dettaglio, i titoli del gruppo guidato da Toni Volpe hanno registrato il nuovo massimo del 2017 a piazza Affari e sono ritornati su livelli del lontano maggio del 2011 soprattutto sulla spinta delle due recenti operazioni di crescita esterna al di fuori dei confini italiani. Ricordiamo che lunedì è stata annunciata l’acquisizione di 115 MW di capacità eolica in Svezia, e l’ingresso nel settore statunitense del fotovoltaico con l’acquisto del 99% delle quote del progetto Canadian Solar IS-42 per una capacità di 92MW. Per quanto riguarda Alerion Clean Power ha mettere le ali al titolo ci ha pensato l’azionista Fri-El Green Power che nel tardo pomeriggio di venerdì ha annunciato un’Opa totalitaria e incondizionata su tutte le azioni del gruppo quotato, a un corrispettivo unitario in contanti pari a 3 euro. Ancora vendite su K.R. Energy (-1,5%) che hanno praticamente annullato il bel rimbalzo di lunedì.