Primo passo per Banco Bpm nel riassetto del proprio comparto assicurativo. L’istituto guidato da Giuseppe Castagna ha riacquistato la quota del 50%+1 azione in Avipop Assicurazioni, detenuta dal gruppo inglese Aviva attraverso la propria holding italiana. Il prezzo è stato fissato in 252,2 milioni.
Avipop Assicurazioni è la compagnia attiva nei rami danni, cui fa capo Avipop Vita, compagnia specializzata nei rami vita, che opera attraverso la rete distributiva del Gruppo Banco Bpm (escluse le filiali e agenzie di Bpm spa).
I termini economici dell’accordo con Aviva tengono conto dei criteri di valorizzazione della partecipazione stabiliti da patto parasociale, che portano a una valorizzazione del 100% della società pari a 505 milioni. Inoltre, l’intesa prevede che ad Aviva sia riconosciuto il diritto di percepire il 50% del dividendo a valere sull’utile ordinario 2017 di Avipop Assicurazioni, determinato, sulla base delle stime disponibili e dei risultati già raggiunti dalla compagnia al 30 giugno 2017, in 12,5 milioni. La valorizzazione tiene conto del fatto che il business danni sta andando bene e ha buone prospettive di crescita in Italia.
Come anticipato dall’amministratore delegato Giuseppe Castagna, i due partner sono riusciti a trovare un accordo sul prezzo senza dovere ricorrere a una procedura di arbitrato come reso necessario, invece, nel caso della jv con Unipol.
La decisione da parte di Aviva di uscire attraverso l’esercizio della propria opzione put era stata presa lo scorso mese di giugno, dopo che Banco Bpm aveva dato disdetta dell’accordo distributivo di bancassurance con Avipop Assicurazioni e Avipop Vita.
I prossimi passaggi della riorganizzazione prevedono la scelta del nuovo partner con cui impostare il percorso di crescita nei prossimi anni. Il processo è già stato avviato e sono arrivate ieri agli advisor le offerte dei due candidati, la francese Covéa e la compagnia italiana Cattolica Assicurazioni. Tra gli elementi che verranno presi in considerazioni dalla banca vi sono il prezzo offerto, che deve riuscire a compensare in termini patrimoniali gli impatti dell’uscita di Unipol e Aviva, e la redditività prospettica dell’accordo, misurata sulla base delle commissioni che saranno retrocesse alla banca per la distribuzione delle polizze attraverso i propri sportelli.
A Piazza Affari le azioni Banco Bpm lasciano sul terreno alle 11:30 l’1% a 3,4 euro, contro un indice del settore flat.
COMMENTO
Il riacquisto della partecipazione in Avipop Assicurazioni da parte della banca di piazza Meda è avvenuto a condizioni meno favorevoli del previsto. Il prezzo pagato comporterà una riduzione di 15 basis point sul Cet1 ratio fully phased rispetto al dato al 30 giugno 2017 (pari al 10,40% e all’11,31% pro-forma).
L’impatto complessivo della disdetta di Unipol e Aviva era stato stimato a giugno dalla banca in 74 basis point, di cui 52 relativi alla jv con il Gruppo di Bologna e 22 a quello della società con i francesi. Sulla base delle informazioni attuali, è possibile prevedere che l’istituto di credito riesca comunque a centrare l’obiettivo di completare il riassetto del Gruppo con un effetto neutro sull’indice di solidità.