Nella serata di ieri il gruppo umbro ha comunicato che il Consiglio di amministrazione ha approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2017 da cui emerge che i ricavi consolidati sono stati pari a 40,2 milioni di euro, in flessione del 20,4% su base annua. Il dato del periodo gennaio-giugno dell’esercizio in corso comprende il contributo in crescita dell’energy management, dei cantieri avviati in Tunisia e in Zambia, ma anche i ricavi attribuibili al progetto di riqualificazione ed efficientamento energetico di Copernico Torino.
A livello di risultati operativi, l’Ebitda del 1° semestre del 2017 si è attestato a 6,8 milioni, in contrazione del 28,2% su base annua, con un Ebitda Margin pari al 17% rispetto al 18,8% registrato nello stesso periodo del 2016. Nello stesso periodo l’Ebit di TerniEnergia è stato negativo per 6,2 milioni rispetto a un utile di quasi 6 milioni nella prima metà del 2016 a causa soprattutto del balzo della voce ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni. Le svalutazioni sono attribuibili in parte alla sospensione delle attività di EPC derivante dalle scelte assunte dal precedente management e in parte all’allineamento al valore di impairment di un asset.
L’ultima riga del conto economico del gruppo, fondato da Stefano Neri, mostra un risultato netto negativo pari a 6,5 milioni, rispetto all’utile di 1,1 milioni del 1° semestre del 2016.
Sul fronte dello stato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 30 giugno del 2017 è stato pari a 87,5 milioni, in contrazione del 6,8% rispetto al corrispondente dato della fine del 2016. L’indebitamento finanziario netto non corrente è pari a 76,6 milioni, mentre quella a breve è pari a 10,9 milioni. Alla stessa data il patrimonio netto è stato pari a 54,1 milioni rispetto ai 57,5 milioni al 31 dicembre 2016, e tiene conto anche delle azioni proprie detenute in portafoglio, che ammontano al 2,15% del capitale sociale.
Alla fine di giugno il rapporto tra l’indebitamento finanziario netto e il patrimonio netto si è attestato a 1,62x, in linea con il corrispondente dato al 31 dicembre 2016.
RISULTATI INDUSTRIALI AL 30 GIUGNO 2017
TerniEnergia ha avviato le fasi di progettazione per l’impianto fotovoltaico da 10MW per conto di STEG in Tunisia e da 34 MW in Zambia per conto di primaria utility internazionale. Il numero complessivo di impianti fotovoltaici costruiti da TerniEnergia dall’inizio dell’attività è pari a 274, con una capacità cumulata di circa 425,27 MWp (di cui 12 MWp detenuti al 100% dalla Società e 42 MWp in joint venture, destinati all’attività di power generation). La produzione complessiva di energia degli impianti in full ownership e in Joint Venture per l’attività di power generation è stata pari a circa 34 milioni di kWh.
La business line Energy management ha gestito circa 36.984.102 di Standard metri cubi di gas equivalenti a 404.736 MWh.
La società Softeco Sismat, digital company del Gruppo, ha gestito e/o coordinato 11 progetti di ricerca. Le attività di fornitura di servizi e soluzioni di Softeco hanno visto una significativa espansione di alcune collaborazioni strategiche con Enel, Siemens e Leonardo nelle reti di distribuzione, con Toshiba nel significativo settore dei collegamenti con tecnologia Hvdc per Terna.
La business line Energy saving ha realizzato interventi per 1.392 punti luce con un risparmio atteso di 7 milioni di KWh e 1.309 TEP.
Nel settore ambientale sono operativi gli impianti di trattamento e recupero degli pneumatici fuori uso (PFU) di Nera Montoro (PFU trattato pari a 3.223 ton.; granulo e polverino di gomma venduti pari a 2.693 ton.) e impianto di Borgo Val di Taro (PFU trattato pari a 4.141 ton.; granulo e polverino di gomma venduto pari a 2.620 ton), impianto di biodigestione e compostaggio GreenAsm (rifiuto conferito pari a 17.736 ton.; energia immessa in rete 2.217 MWh, compost prodotto pari a 1.653 ton.) e, infine, impianto di depurazione delle acque di falda di Nera Montoro.