Utility – Vendite sul settore (-1,2%) zavorrato dalle Big Cap

Seduta all’insegna della lettera per il Ftse Italia Servizi Pubblici (-1,2%) che ancora una volta ha registrato una performance giornaliera inferiore a quella del principale indice di piazza Affari, cioè il Ftse Mib (-0,2%). Rispetto alle altre giornate borsistiche il paniere dei titoli tricolori del settore utility e delle rinnovabili ha fatto peggio anche dello Stoxx Europe 600 Utilities (-0,6%).

Da sottolineare che la mattinata di ieri era stata caratterizzata da un nuovo rialzo dei rendimenti sui governativi europei lungo tutta la curva dei tassi. Rialzo che con il passare delle ore è via via scemato, con gli yield che già nel primo pomeriggio sono tornati a scendere.

A pesare sull’andamento di ieri del Ftse Italia Servizi Pubblici, il debole andamento delle Big Cap con A2A (-1,7%) ed Enel (-1,4%) che hanno registrato le flessione delle quotazioni maggiori. Nel caso dei titoli della multi-utility lombarda sono da segnalare le prese di beneficio dopo i recenti rialzi, ma un ruolo potrebbero aver giocato anche le dichiarazioni del sindaco di Como, Mario Landriscina, relative al rinnovo per ulteriori 12 mesi del patto di sindacato con il Comune di Monza e con A2A che sono i tre maggiori azionisti di Acsm-Agam (-1,2%) rispettivamente con il 23,9%, il 27,1% e il 23,9% del capitale. Il primo cittadino lariano, insediato insieme a quello brianzolo lo scorso giugno, ritiene che la decisione di estendere di un altro anno l’accordo parasociale consentirà ai singoli di azionisti di avere il tempo necessario per approfondire il progetto della super-utility lombarda. Un progetto che prevede una fusione a quattro, coinvolgendo anche Aspem Varese, Lario Reti Holding Lecco e Azienda energetica Valtellina e Valchiavenna. La multi-utility lariana-brianzola dovrebbe avere un ruolo da capofila nel processo di aggregazione, restando quotata a piazza Affari.

Per quanto riguarda Enel, in mattinata la centrale di Cerano è stata posta sotto sequestro dalla Guardia di Finanza nell’ambito dell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Lecce per un presunto traffico illecito di rifiuti e attività di gestione di rifiuti non autorizzata. Al momento, iscritti sul registro degli indagati sono 31 persone e le società Enel, Ilva e Cementir. Oltre all’impianto di Brindisi, sequestrato con parziale facoltà d’uso, le Fiamme Gialle hanno posto i sigilli anche ai parchi loppa dell’Ilva di Taranto. A Enel sono stati sequestrati anche 500 milioni con l’ipotesi di ingiusto profitto. Una nota del gruppo guidato da Francesco Starace ha precisato che i provvedimenti dei magistrati riguardano l’uso delle ceneri nell’ambito di processi produttivi secondari, confidando anche che nel corso delle indagini potrà essere dimostrata la correttezza dei propri processi produttivi e prestando ogni utile collaborazione alle autorità inquirenti. Enel ha poi aggiunto che il sequestro non pregiudica la corretta operatività della centrale.

Nell’ambito delle Mid Cap, leggero rialzo per Ascopiave (+0,7%) mentre a tornano a prevalere le vendite su Iren (-2,3%), in assenza di notizie societarie significative

Tra i titoli delle società a bassa capitalizzazione, cioè le Small Cap, ancora in forte rialzo Falck Renewables (+4,5%) che ha così aggiornato i massimi del 2017. Chiusura di seduta invariata per ErgyCapital che nel pomeriggio di mercoledì aveva pubblicato i risultati del 1° semestre del 2017. Numeri che avevano mostrato una flessione degli utili operativi su base annua, ma un miglioramento dell’indebitamento finanziario netto al 30 giugno del 2017 rispetto al corrispondente dato di fine dicembre.