Banco Bpm – In denaro a Piazza Affari (+0,7%)

In rialzo le azioni del Banco Bpm, nella prima seduta al termine di una settimana chiave per determinare il riassetto del comparto assicurativo del Gruppo.

Le azioni della banca guidata da Giuseppe Castagna segnano alle 10:30 un rialzo dello 0,7% a 3,53 euro, contro un indice del settore praticamente invariato.

La scorsa settimana sono arrivate le offerte dei potenziali partner nel settore della bancassurance, dopo la disdetta degli accordi con Unipol e Aviva. Per quest’ultimo accordo, in particolare, proprio venerdì scorso è stato annunciato che Banco Bpm ha riacquistato la quota degli inglesi in Avipop Assicurazioni per 252,2 milioni. Una cifra superiore alle attese, che però la banca è convinta di riuscire a recuperare con l’ingresso del nuovo socio, visto l’interesse manifestato dai potenziali partner.

Per avere un quadro più completo della situazione bisognerà attendere il chiarimento di altri due elementi, cioè l’esito dell’arbitrato per la definizione del prezzo di esercizio della put di Unipol per l’uscita da Popolare Vita e il responso del cda in calendario il prossimo 17 ottobre per l’esame delle offerte di acquisto.

Nel frattempo, Castagna ha confermato in un’intervista che il piano di riduzione degli npl sta procedendo a un ritmo sostenuto e probabilmente il target di cessione di 8 miliardi di sofferenze verrà raggiunto già il prossimo mese di giugno, con sei mesi di anticipo rispetto ai target. L’Ad della banca ha anche affermato che le chiusure di sportelli potranno superare i 500. A oggi ne sono state effettuate 170 sulle 335 previste.

COMMENTO

Il piano di integrazione di Banco Popolare e Bpm sta andando al ritmo previsto e, a poco meno di un anno dalla nascita della nuova banca, buona parte dei nodi da risolvere sta per essere sciolto. Quello della partnership assicurativa è uno dei più importanti, dopo il riordino dell’asset management che ha visto la cessione ad Anima di Aletti Gestielle.

La banca è confidente di riuscire a confermare le attese di un impatto neutro sui coefficienti di solidità patrimoniale dalla ristrutturazione del settore assicurativo.