Expert System ha chiuso il primo semestre del 2017 con ricavi per 8,4 milioni, lievemente inferiori al 30 giugno dell’anno precedente, ma con un miglior mix di componenti, in linea con le direttrici strategiche.
Si evidenzia infatti una crescita dal 47% al 62% della quota di ricavi derivanti dall’estero, che si attestano a 5,2 milioni, in crescita del 29% rispetto all’analogo risultato conseguito al 30 giugno 2016 (4,0 milioni), a conferma della bontà del percorso di internazionalizzazione intrapreso dalla società.
Inoltre è aumentata, e continua a crescere sistematicamente, la componente ricorrente delle licenze, che nel breve comporta qualche sacrificio in termini di ricavi rispetto alla formula di vendita di licenza perpetua “one off”, di valore inevitabilmente più alto, ma apporta vantaggi per la visibilità pluriennale del fatturato.
L’Ebitda è risultato negativo per 4 milioni, in confronto al deficit di 1,9 milioni del 30 giugno 2016. La riduzione del margine è spiegata prevalentemente da dinamiche legate a maggiori voci non ricorrenti di ricavi nel 2016, per lavori in corso su ordinazione, incrementi di immobilizzazioni interne e proventi diversi (rappresentati dai contributi in ricerca e sviluppo), per complessivi 1,4 milioni. Hanno inciso, inoltre, maggiori costi del personale per circa 700 mila euro.
Il reddito operativo (Ebit) è negativo per 7,3 milioni, in peggioramento del 50,6% su base annua.
Il semestre si è chiuso con una perdita netta di 7,6 milioni, a fronte di 5 milioni nel periodo di confronto, risentendo anche di perdite su cambi non realizzati per 1,1 milioni (0,2 milioni al 30 giugno 2016).
L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno è pari a 13,8 milioni rispetto a 11,0 milioni di fine dicembre 2016, principalmente a seguito degli investimenti effettuati.
Alla luce dei risultati del primo semestre il management ritiene, in riferimento al Piano Industriale 2017‐2019, che per l’anno in corso i ricavi si attesteranno intorno ai valori 2016, con conseguente slittamento del piano e la necessità di aggiornare i target indicati per le annualità successive.
Nel prossimo futuro, infatti, è previsto un ulteriore miglioramento in USA, con una crescita del 20% alla fine dell’anno, oltre che nel mercato spagnolo, dove è stimata al 40 per cento. In UK l’obiettivo è quadruplicare in un solo anno il fatturato arrivando a oltre 500 mila euro. Contestualmente il mercato Rest of World e italiano hanno subito un temporaneo rallentamento pertanto nel 2017 il giro d’affari dovrebbe risultare in linea rispetto al 2016 ma con un migliore bilanciamento di mercati core e mix di prodotti.
Intorno alle 10.25 il titolo cede oltre 6 punti percentuali a 1,42 euro, con 106 mila pezzi scambiati, sostanzialmente il doppio rispetto ai volumi medi degli ultimi tre mesi.
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