Il Ftse Italia Media ha chiuso l’ultima settimana di settembre in rialzo dello 0,3%, sottoperformando il corrispondente indice europeo Stoxx TMI Media (+2,4%), ma anche il principale indice di Piazza Affari.
Nella scorsa ottava infatti il Ftse Mib, dopo il +0,5% di venerdì, ha messo a segno un ulteriore progresso dello 0,7%, a 22.696 punti. Nel terzo trimestre dell’anno Milano ha messo a segno la migliore performance fra le piazze continentali, con il Ftse Mib in rialzo del 9,6 per cento. Piazza Affari in vetta anche da inizio anno, con l’indice principale in progresso del 18 per cento.
Un’altra ottava in altalena per la Big Cap Mediaset, con un rialzo settimanale complessivo dello 0,5 per cento. Nell’ottava la società del Biscione è stata oggetto di indiscrezioni di stampa in base alle quali sarebbe pronta a lanciare le applicazioni HbbTV negli App Store di Android ed iOS. L’HbbTV è lo standard europeo per la convergenza tra trasmissioni televisivi e servizi in streaming, ed è già stato adottato in Germania e molti paesi europei. Inoltre la società, martedì a mercati chiusi, ha comunicato i risultati del primo semestre che hanno evidenziato il ritorno all’utile consolidato vicino ai 75 milioni. Risultati non particolarmente apprezzati dal mercato in relazione ai dubbi sollevati dagli analisti in merito alla raccolta pubblicitaria tv del terzo trimestre.
Seguendo l’andamento discordante e oscillante manifestato durante tutta la settimana, le due Mid Cap Cairo Communication e Rcs Mediagroup hanno riportato rispettivamente un rialzo dello 0,9% e un calo del 3,4 per cento.
Settimana all’insegna del denaro per Mondo Tv (+13,3%). La società venerdì ha reso noti i risultati del primo semestre che hanno evidenziato un utile netto balzato a 5,7 milioni (+67%) a monte di uno sviluppo dei ricavi e una crescita della marginalità operativa. L’Ebitda si è portato al 70% (+40% a 11 milioni) e l’Ebita al 50,5%, con un progresso in valore assoluto del 52% a oltre 8 milioni. La società sta proseguendo con l’acquisizione di nuove produzioni orientate al licensing e all’internazionalizzazione del gruppo, ed in particolare ha acquisito una posizione di forza significativa in Asia e Medio Oriente.
Si segnala che la media company Mediacontech (+3%) mercoledì ha approvato la cessione della partecipazione detenuta in Mediacontech Broadcast, che a sua volta detiene il 100% di Sbp, nonché di alcuni crediti infragruppo a Europa Investimenti. La dismissione consente a Mediacontech di conseguire un beneficio patrimoniale per effetto del parziale annullamento dei fondi rischi iscritti al passivo e di portare avanti il processo di riorganizzazione e rilancio del gruppo.
Settimana chiusa con un progresso del 4,6% per Class Editori, nonostante il calo di venerdì (-2,9%). Nell’ultima seduta la società ha comunicato i risultati del semestre chiusosi con un fatturato consolidato in calo dell’8,1% a 33 milioni, scontando in parte la contrazione del 3% della raccolta pubblicitaria. L’Ebitda ha ridotto il proprio deficit di circa il 10% a 3,8 milioni, grazie alle azioni di contenimento dei principali capitoli di spesa operativi. A livello di Ebit adjusted, escludendo cioè oneri non ricorrenti, la perdita si riduce del 15,3% a 7,2 milioni, in presenza di minori ammortamenti (-20,7% a 3,4 milioni). Il conto economico si chiude con un risultato netto negativo di 8,4 milioni, diminuita rispetto ai 12,2 milioni di fine giugno 2016.