Mercati – Europa chiude positiva eccetto Madrid, EUR/USD a 1,174

Chiusura in frazionale rialzo per i principali indici del Vecchio Continente, tranne l’Ibex 35 (-1,4%) penalizzato soprattutto dalle vendite sui titoli finanziari all’indomani del referendum per l’indipendenza catalana che, nonostante l’opposizione del governo spagnolo, ha visto la partecipazione del 40% degli aventi diritto e un voto favorevole del 90 per cento.

Il Ftse Mib di Milano archivia le contrattazioni in progresso dello 0,5% a 22.811 punti con Ubi in luce. Ben intonati pure il Ftse 100 di Londra (+0,9%), il Dax di Francoforte (+0,6%) e il Cac 40 di Parigi (+0,4%). Anche Oltreoceano i listini americani hanno aperto le contrattazioni in lieve progresso, aggiornando i recenti massimi storici.

L’agenda macro odierna ha offerto spunti positivi per l’attività manifatturiera europea e americana, ma il focus della settimana sarà rivolto soprattutto ai dati sul mercato del lavoro statunitense di fine settimana. Resta ben intonato il dollaro, che riporta il cambio con l’euro in area 1,174, approfittando della debolezza della moneta unica per la questione catalana. In calo anche il cambio con la sterlina (GBP/USD a 1,327) mentre il dollaro/yen risale a 112,7.

Tra le materie prime arretra pesantemente il petrolio, con Wti e Brent in calo di 2-3 percentuali rispettivamente a 50,1 e a 55,6 dollari al barile, sulle indiscrezioni di un rialzo della produzione Opec a settembre e sull’aumento, per la prima volta in due mesi, dell’attività di trivellazione negli Stati Uniti.

Sull’obbligazionario, infine, risalgono i rendimenti di Spagna (+8 bp), Italia (+3 bp) e Portogallo (+4 bp), con il tasso sul Btp decennale al 2,13% e il differenziale con il Bund in area 168 punti base.

Tornando a Piazza Affari UBI (+4,3%) risulta il migliore titolo del Ftse Mib, grazie anche all’innalzamento della raccomandazione da ‘hold’ a ‘buy’ di Société Générale con target price aumentato da 4 euro a 5,6 euro, oltre alla conferma del giudizio ‘outperform’ di Exane Bnp Paribas con target price a 5,5 euro.

In spolvero anche STM (+3,6%), FERRARI (+2,6%) e FERRAGAMO (+2,4%), agevolati anche dal dollaro forte.

Sottotono invece SAIPEM (-1,1%) penalizzata dal ribasso del greggio e TELECOM ITALIA (-1,3%), su cui continua a pesare sull’azione l’incertezza sulle future mosse del Governo italiano circa il probabile esercizio, per la prima volta in assoluto, del “golden power”.