Il Ftse Italia Tecnologia ha terminato l’ottava dal 25 al 29 settembre invariato, sottoperformando l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (+1,2%) e il Ftse Mib (+0,7%).
A livello internazionale la settimana è stata caratterizzata dall’esito incerto delle elezioni tedesche, dalla sostanziale conferma del rialzo dei tassi Fed a dicembre da parte della Yellen e dalla presentazione della proposta di riforma fiscale dell’amministrazione Trump. Elementi che hanno consentito la risalita del dollaro nei confronti dell’euro, con il relativo cambio tornato in area 1,18. Sul fronte macro sono stati diffusi i dati sul Pil Usa (+3,1% nel secondo trimestre) e sull’inflazione dell’Eurozona (+1,5%, lievemente sotto le attese).
A Piazza Affari l’attenzione è stata puntata soprattutto su Telecom Italia (-0,3%), con il Cda per la nomina di Amos Genish come nuovo Ceo e soprattutto con l’avvio dell’iter sanzionatorio da parte del governo per la mancata notifica del passaggio del controllo nelle mani di Vivendi. Inoltre i piccoli azionisti hanno chiesto lo scorporo della rete per farla confluire in una nuova società posseduta e controllata interamente da TIM, procedendo successivamente con la sua collocazione in Borsa.
Sempre fra le tlc Retelit (+0,1%) ha segnato un nuovo massimo delle ultime 52 settimane a 1,53, spinta anche dai conti al 30 giugno in netto miglioramento. In flessione invece Acotel Group (-0,8%), che ha archiviato il primo semestre del 2017 con una riduzione del fatturato e dei margini reddituali intermedi.
Per quanto riguarda il comparto IT la big cap Stm ha chiuso l’ottava a -0,2 per cento. Realizzi sulla mid cap Reply (-1,8%), in rialzo del 72% da inizio anno, mentre fra le small cap avanzano Sesa (+5,3%) e Txt (+3,1%).
Poco mossa Tecnoinvestimenti (-0,7%), mentre l’azionista Cedacri ha superato la soglia del 5% dopo l’esercizio di 317 mila Warrant 2016-2019, che hanno dato diritto ad ottenere altrettante azioni ordinarie della società al prezzo di 3,4 euro per azione.
Debole It Way (-2,3%) dopo l’accordo con Maticmind per la cessione dell’intera partecipazione detenuta da Itway nella controllata Business-E. Il valore attribuito dall’acquirente al complesso di attività operative di Business-E è stimato in 16,1 milioni sulla base di un Ebitda normalizzato di riferimento di 1,6 milioni.
A livello internazionale Toshiba ha siglato l’accordo definitivo per vendere la propria divisione dei chip di memoria flash ad un consorzio guidato dal fondo di investimento statunitense Bain Capital per circa 2 mila miliardi di yen (18 miliardi di dollari). Sul Nyse Igt ha stretto un accordo di cross-licensing con Ainsworth Game Technology, produttore di soluzioni di gioco a livello globale.