Utility (Aim) – Ottava negativa per il settore (-1,4%)

Nella scorsa ottava il Ftse Aim Italia ha riportato una perdita secca del 2,9%, sottoperformando il deciso rialzo sia del London Ftse Aim 100, sia del London Ftse Aim All Share, la cui ottava si è chiusa rispettivamente a +1,5% e a +1 per cento.

Analogo l’andamento per il comparto Aim Servizi Pubblici che ha lasciato sul terreno l’1,4% con la maggior parte dei titoli in territorio negativo.

In controtendenza Elettra investimenti che, con il progresso dell’8,9% (con 93.500 azioni passate di mano) segnato nell’ultima seduta, ha complessivamente guadagnato l’8,7 per cento. Una performance in scia al positivo andamento del primo semestre 2017, che si è chiuso con ricavi consolidati aumentati su base annua del 65% a 26,5 milioni, un Ebitda raddoppiato a oltre 5 milioni e un Ebit balzato da 1,2 milioni a 3,3 milioni. L’utile netto passa da 0,6 milioni di fine giugno 2016 a 2,4 milioni

In coda Enertronica, che nell’ultima ottava ha perso il 7,9 per cento. La società attiva nelle energie rinnovabili, del risparmio energetico e nella progettazione e produzione di sistemi elettromeccanici, venerdì ha comunicato che i soci, riuniti in sede straordinaria degli azionisti, hanno approvato l’aumento di capitale per massimi 1 milione, comprensivo di sovrapprezzo, mediante emissione di 312.500 azioni, con esclusione del diritto di opzione in quanto riservato a Fineldo. Operazione che si inserisce nell’ambito dell’accordo di investimento sottoscritto in data 12 luglio 2017 con la stessa Fineldo per l’acquisizione di Progetti International. Si ricorda che Fineldo si è anche impegnata a sottoscrivere una tranche di 1,5 milioni dell’emettendo prestito obbligazionario convertibile.

In significativo arretramento anche Gruppo Green Power, in calo del 5,9 per cento. Nel primo semestre 2017 il gruppo, attivo nelle rinnovabili e nell’efficienza energetica, ha conseguito ricavi in calo a 8,5 milioni (-10% a/a), conseguiti principalmente in Italia. Un mercato che continua a mostrare criticità e indebolimento. L’aumento dei ricavi generati da servizi (+43% a 4,6 milioni), non ha compensato la flessione di quelli rivenienti dalle installazioni, scesi del 37% a 3,9 milioni.

Medesima dinamica per Fintel Energia Group (-4,3%) che giovedì  ha comunicato i risultati del primo semestre. L’operatore verticalizzato nella filiera integrata dell’energia, attivo nel mercato della vendita di energia elettrica e gas naturale e nello sviluppo e sfruttamento di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, ha chiuso il periodo con ricavi in crescita del 23,8% a 12,5 milioni. Una dinamica che ha beneficiato del contributo positivo dei volumi venduti di energia elettrica (+10,3% sul pari periodo del 2016) e di gas (+7,8%). Inoltre, i ricavi relativi al settore renewables sono quasi raddoppiati a circa 4 milioni, con l’entrata a pieno regime degli impianti eolici in Serbia, che hanno prodotto 22,1 Gwh, e la maggiore produzione degli impianti fotovoltaici italiani, che ha raggiunto i 5,6 Gwh di energia.

Anche  Energy Lab  (-2,8%) giovedì ha approvato i conti del primo semestre del 2017, un periodo in cui l’attività di IPP (Indipendent Power Producer) non ha ancora potuto esprimere le sue potenzialità a causa di alcuni ritardi nell’avviamento degli impianti che dovrebbero entrare a regime nella seconda parte dell’anno in corso. A fine giugno 2017 il fatturato è stato pari a 6,1 milioni, in aumento del 15% sul pari periodo del 2016. L’Ebitda si riduce del 4,5% a 1,6 milioni, con il relativo margine che diminuisce di oltre 5 punti percentuali, mentre l’Ebit scende dell’11,7% a 0,8 milioni, in presenza di maggiori ammortamenti e accantonamenti. Il conto economico si chiude con un utile netto a 36mila euro, rispetto ai 0,2 milioni del semestre di confronto, scontando maggiori oneri finanziari netti che hanno assorbito 0,5 milioni e maggiori imposte.

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