Agatos (Aim) – 1° semestre 2017 di transizione

Nel primo semestre del 2017 il fatturato del gruppo Agatos, nato dalla fusione di Te Wind con la stessa Agatos, si attesta a 2 milioni, in crescita del 5,2% rispetto al dato pro forma del pari periodo dell’anno precedente.

Nel dettaglio, il comparto minieolico,  ha riportato ricavi pari a 503mila euro con 40 turbine installate e connesse alla rete  e otto ancora da connettere delle società Gea Energy, Windmill 60 e Windmill-Reia.

L’Ebitda ha segnato un calo del 30,2% a 60mila euro, a fronte degli 86mila euro del 2016.

L’Ebit, invece, aumenta il deficit a 0,7 milioni in relazione anche a 0,4 milioni di nuovi ammortamenti di periodo per l’avviamento emerso in seguito alla fusione e relativo alla differenza tra il valore determinato ai fini del concambio di alcune società del gruppo Agatos e il loro valore contabile.

Gli oneri finanziari netti hanno assorbito 0,4 milioni, in calo del 28,8% sul dato pro forma di fine giugno 2016, anche grazie all’emissione del nuovo POC con cedola ridotta rispetto alle vecchie obbligazioni TE Wind in circolazione.

Il conto economico si chiude con una perdita netta pari a 1,2 milioni, rispetto ai 0,9 milioni al 30 giugno 2016.

Rispetto al dato di fine anno 2016 l’indebitamento finanziario netto risulta sostanzialmente stabile a 18 milioni.

Si ricorda che il gruppo Agatos ingegnerizza e costruisce impianti per rendere più efficienti  i consumi energetici e per la produzione di energia rinnovabile. Per quanto riguarda l’efficientamento energetico, nel primo semestre 2017 il gruppo ha firmato un contratto con la Huhtamaki per 1,95 milioni, che dovrebbe generare un fatturato di 1,6 milioni, mentre ha proseguito lo sviluppo del brevetto Biosip per la produzione di biometano e del pannello Eliotropo.

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