Ieri chiusura in frazionale rialzo per i principali indici europei, tranne l’Ibex 35 (-1,4%) penalizzato soprattutto dalle vendite sui titoli finanziari all’indomani del referendum per l’indipendenza catalana che, nonostante l’opposizione del governo spagnolo, ha visto la partecipazione del 40% degli aventi diritto e un voto favorevole del 90 per cento.
Il Ftse Mib di Milano ha archiviato le contrattazioni in progresso dello 0,5% a 22.811 punti con Ubi in luce. Ben intonati pure il Ftse 100 di Londra (+0,9%), il Dax di Francoforte (+0,6%) e il Cac 40 di Parigi (+0,4%).
Segno negativo per il Ftse AIM Italia, sceso dello 0,2%, sottoperformando i corrispondenti indici londinesi, il London Ftse Aim 100 e il London Ftse Aim All Share entrambi a +0,4 per cento.
In aumento il volume dei titoli scambiati, che si è attestato a 9.217.128 azioni trattate, al di sopra dei volumi medi trattati nelle precedenti sedute.
Seduta positiva per Bomi Italia, che ha segnato un rialzo del 4,9% con 321.500 titoli trattati. La società, capofila di un gruppo attiva nella logistica biomedicale e nella gestione di prodotti ad alta tecnologia per la tutela della salute, ha comunicato l’ingresso diretto del gruppo nell’area Asia-Pacifico-Australia, a seguito di un accordo di joint venture sottoscritto con il partner locale Yang Kee Logistics Pte, fornitore di soluzioni di logistica integrata dislocato in diverse aree dell’area APAC quali Singapore, Hong Kong, Cambogia, Vietnam, Indonesia, Tailandia, Nuova Zelanda, Australia, Filippine e Malesia. La partnership avviene attraverso la costituzione di una newco, denominata Biomedical Group APAC SA, partecipata al 55% da Bomi, al 40% da Yang kee, e al 5% dal general manager Mirko Muller, nominato da Bomi responsabile dello sviluppo dell’area APAC.
Acquisti su Health Italia, in rialzo dell’1,4% con 23.800 titoli tradati. Performance in scia alla comunicazione dei risultati del primo semestre del 2017, periodo in cui i ricavi sono stati pari a 10,6 milioni, in progresso del 38,4% rispetto al pari periodo del 2016. L’Ebitda si è attestato a 2,7 milioni, con una crescita del 2,7%, mentre l’Ebit è aumentato del 16,5% a 2,1 milioni, grazie anche ad ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti diminuiti del 28 per cento. L’utile netto è balzato del 52,2% a 1,2 milioni, beneficiando anche di una minore incidenza delle imposte con un tax rate passato dal 51,1% al 33,8 per cento.
In lieve calo BioDue, che ha segnato una flessione dello 0,7% con 13.00 azioni trattate. Nel primo semestre 2017 la società, che sviluppa, produce e commercializza dispositivi medici, prodotti dermocosmetici e integratori alimentari, ha realizzato vendite pari a oltre 18,4 milioni, in crescita (+3,3%) rispetto al pari periodo del 2016. In calo l’Ebitda (-13% a 2,4 milioni) riflettendo, dal lato ricavi, un ritardo negli approvvigionamenti da parte dei grossisti, avvenuti comunque nei successivi mesi di luglio e agosto e dal lato dei costi, l’addebito a conto economico dei costi indiretti (personale e servizi) relativi agli investimenti strumentali ed impiantistici effettuati nel semestre nonché al trasferimento della logistica IN e OUT avvenuta nel mese di aprile. L’utile netto si attesta a 1,2 milioni, in calo del 20 per cento.
Vendite su Imvest, che ha ceduto il 4,6% con 47.600 azioni scambiate. Nel primo semestre 2017, il valore della produzione del gruppo Imvest è diminuito da 5,1 milioni a 0,5 milioni, per effetto del completamento delle commesse da parte della capogruppo. I costi operativi, diminuiti in misura proporzionale, portano l’Ebit a un valore moderatamente negativo per 0,2 milioni (+0,2 milioni nel primo semestre 2016).
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