Da fine giugno le quotazioni dei titoli dell’istituto di piazza Gae Aulenti stanno effettuando un movimento laterale tra il massimo del 2017 a quota 18,38 euro e il supporto, statico e dinamico, individuabile a 16,38 euro. Questa fase priva di direzionalità per Unicredit deve essere comunque inquadrata all’interno di una tendenza rialzista di lungo termine avviata sul minimo dello scorso 29 novembre a 9,296 euro, la cui trend line è stata testata l’ultima volta lo scorso 9 agosto proprio a 16,38 euro.
L’apertura decisamente negativa di oggi ha spinto i corsi dei titoli della banca milanese a ridosso di 17,50 euro, quota nel cui intorno transita anche la media mobile a 50 sedute. Una chiusura di seduta al di sotto di questo livello aprirebbe la strada verso il successivo supporto posizionato a 17,24 euro, con il successivo livello da monitorare a 16,86 euro. Il cedimento di questo supporto rappresenterebbe un nuovo segnale di debolezza con un primo target ribassista individuabile a 16,38 euro e un secondo a quota 16,02 euro.
La continuazione del trend ascendente di lungo periodo per le azioni del Gruppo guidato da Jean Pierre Mustier sembra, innanzitutto, subordinata alla capacità di ritornare rapidamente sopra la soglia, non solo psicologica, di 18 euro. In secondo luogo, è necessario il superamento, confermato in chiusura di seduta e accompagnato da un deciso incremento dei volumi scambiati, della resistenza statica posta a 18,38 euro. Una volta superato questo ostacolo, la successiva resistenza significativa per i titoli Unicredit è posizionata a 18,87 euro, con il primo obiettivo rialzista di medio periodo individuabile a 19,21 euro.
Ricordiamo che per il titolo bancario in esame il target price medio a 12 mesi, calcolato da Bloomberg sulla base dei prezzi obiettivo raccolti tra 25 analisti fondamentali, è pari a 19,56 euro e quindi superiore dell’11,8% rispetto alla quotazione di riferimento. La performance da inizio 2017 dei titoli Unicredit è del +27,7 per cento.
Quotazione di riferimento 17,50 euro
+2,3% è il rialzo potenziale rispetto alla prima resistenza significativa a 17,90 euro;
+5,0% è il rialzo potenziale rispetto alla seconda resistenza significativa a 18,38 euro;
+7,8% è il rialzo potenziale rispetto alla terza resistenza significativa a 18,87 euro;
+9,8% è il rialzo potenziale rispetto alla quarta resistenza significativa a 19,21 euro.
-1,5% è la flessione potenziale rispetto al primo supporto significativo a 17,24 euro;
-3,7% è la flessione potenziale rispetto al secondo supporto significativo a 16,86 euro;
-6,4% è la flessione potenziale rispetto al terzo supporto significativo a 16,38 euro;
-8,5% è la flessione potenziale rispetto al quarto supporto significativo a 16,02 euro.

























