In lieve controtendenza il titolo Carige in Borsa. Le azioni dell’istituto genovese, alle prese con la complessa operazione di rafforzamento patrimoniale, alle 10:35 segnano un timido rialzo dello 0,2% a 0,21 euro, in controtendenza rispetto all’indice di settore che perde l’1,1 per cento.
La speranza è che il primo passo della ricapitalizzazione rappresentato dall’adesione dei detentori dei titoli subordinati alla proposta di scambio abbia successo, aprendo quindi la strada all’aumento di capitale da 560 milioni che porterà in sicurezza i conti della banca.
COMMENTO
Gli obbligazionisti sono di fronte a un bivio: accettare lo scambio con titoli senior che vede una decurtazione del 30% sul nominale per i Tier2 e del 65% per il Tier1 o non aderire e rischiare di perdere tutto. La banca ha infatti sottolineato che il rischio, in caso la ricapitalizzazione non vada in porto è che la banca possa, dopo le valutazioni della Bce, essere posta in liquidazione.
Ma non è solo questo spauracchio che potrebbe motivare i bondholder a dare il proprio assenso. Le condizioni offerte dalla banca paiono piuttosto interessanti, sia dal punto di vista dello sconto richiesto, inferiore alle quotazioni dei titoli in oggetto, sia per la cedola del 5% offerta dai titoli senior messi a disposizione. Per spuntare le condizioni migliori gli obbligazionisti dovranno dare la propria risposta entro il giorno 11 ottobre.
Per il momento pare che i grandi investitori che detengono la maggioranza delle emissioni da 50 miloni e da 100 milioni del Tier2 e del Tier1 siano favorevoli. Se così fosse, Carige avrebbe già in tasca un rafforzamento di 149 milioni, sui 200 attesi.