Non si è fatta attendere molto la risposta laconica alla perquisizione effettuata dal nucleo investigativo della Guardia di Finanza in collaborazione con la polizia francese negli headquarters parigini di Vivendi.
Tutto è affidato a un comunicato ufficiale di tre righe che recita “A seguito dell’esposto contro Vivendi depositato dal gruppo Berlusconi che ha determinato una perquisizione, la Direzione di Vivendi riafferma di aver acquisito la propria partecipazione in Mediaset in maniera legale e trasparente ed attende con serenità la conclusione della controversia”.
La querelle tra i due “patron” nasce un anno fa dopo la rinuncia dei francesi all’acquisto di Mediaset Premium quando, il 12 dicembre, veniva ufficializzato l’ingresso col 3,01% del capitale della casa del Biscione da parte di Vivendi contestualmente alla comunicazione dell’intenzione di salire fino al 20%.
La reazione immediata della holding della famiglia Berlusconi si concretizzava in una denuncia per l’ipotesi di manipolazione del mercato da parte della società di Bolloré e, successivamente, nella presentazione di un esposto ad AgCom per violazione della normativa di settore.
A fine dicembre, Vivendi era salita al 28,8% del capitale e 29,9% dei diritti di voto di Mediaset e tale risulta la situazione ad oggi.
Il titolo Mediaset accusa un ribasso da inizio anno di circa il 29%, come si vede dal grafico, e non sembra reagire in maniera significativa alla notizia odierna, mentre maggiore è l’impatto a Parigi sul titolo Vivendi (-0,60% sulla chiusura precedente) in controtendenza rispetto all’indice CAC (+0,17%).