La seduta delle borse europee prosegue all’insegna della cautela, con gli investitori in attesa di spunti dai dati sul mercato del lavoro statunitense previsti nel pomeriggio e di novità sul fronte dell’indipendenza della Catalogna. Proprio ieri, la Corte Costituzionale spagnola ha bloccato la seduta di lunedì del Parlamento catalano per impedire l’indipendenza.
Intorno alle 12:00 il Ftse Mib di Milano accelera al ribasso (-0,7%) in area 22.404 punti, zavorrato dai titoli bancari appesantiti dalla nuova normativa europea sugli npl. Gli unici listini positivi in Europa sono il Dax di Francoforte (+0,1%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%), mentre il Cac 40 di Parigi è in lieve flessione (-0,2%). Fanalino di coda l’Ibex 35 di Madrid (-0,9%).
Dal fronte macro, la produzione industriale spagnola di agosto mostra un incremento doppio rispetto alle aspettative dei mercati. Dopo l‘1,9% di luglio, la crescita su base annua aggiustata al calendario è pari a +1,8% da confrontare con un consensus pari a +0,9 per cento.
In Italia, invece, le vendite al dettaglio diminuiscono, rispetto al mese precedente, dello 0,3%, a fronte del -0,4% della rilevazione precedente. Il dato è inferiore alle attese degli analisti, che avevano previsto una crescita dello 0,2 per cento. Rispetto ad agosto 2016, le vendite al dettaglio calano dello 0,5%, con il consensus a +0,8% per cento.
In Francia il deficit commerciale è di 4,5 miliardi ad agosto, in miglioramento rispetto ai 5,9 miliardi di deficit registrati in precedenza e ha superato in positivo le aspettative degli analisti, che prevedevano una cifra di 5,4 miliardi.
Nel frattempo, sul Forex l’euro/dollaro galleggia in area 1,17 e il dollaro/yen flette a 113. Tra le materie prime, l’oro è fermo a 1.271 dollari l’oncia e il petrolio cede terreno con Wti e Brent rispettivamente a 50,5 e a 56,9 dollari al barile.
In leggera flessione i rendimenti obbligazionari sulla scadenza decennale, con il Btp stabile al 2,16% e lo spread dal Bund a 168 punti base, aspettando in serata del verdetto di Moody’s sul rating sovrano dell’Italia.
Tornando a Piazza Affari, svetta sul listino principale LEONARDO (+1,5%) sulla scia delle commesse comunicate nei giorni scorsi.
Ancora deboli i titoli bancari dopo la stretta della Bce sugli npl: BPER (-3,2%), BANCO BPM (-2,3%), UBI (-3,7%) e UNICREDIT (-1,6%). La migliore del settore è MEDIOBANCA (+0,6%) anche su un report positivo di Equita.
In rialzo ATLANTIA (+0,3%) dopo che il via libera all’offerta su Abertis da parte della Cnmv (la Consob spagnola) dovrebbe arrivare la prossima settimana, forse già lunedì.
Fuori dal paniere delle big cap, sempre forti acquisti su CATTOLICA (+12,8%) dopo l’ingresso di Warren Buffett nel capitale come principale azionista.