Il Ftse Italia Banche riesce a chiudere sopra la parità (+0,1%) proprio in extremis ma al di sotto dell’analogo europeo (+1,6%), sostenendo anche il Ftse Mib (+0,5%). Il listino principale beneficia anche dell’avvio positivo di Wall Street.
Sembra quindi essersi momentaneamente attenuate le ripercussioni scaturite dopo la proposta di una nuova stretta sugli npl da parte della Bce, che avevano penalizzato il settore nella seduta di mercoledì e per gran parte di quella di giovedì.
Proprio in prossimità della chiusura si sono allentate le vendite sui titoli del listino principale, con Unicredit che termina (+0,5%) in moderato rialzo. Riescono a chiudere poco distanti dalla parità anche Intesa (+0,2%) e Banco Bpm (-0,2%), quest’ultimo grazie anche alla conferma del rating ‘Ba2’ da parte di Moody’s.
Nel Mid Cap sia Popolare Sondrio (-0,9%), sia Credem (-1,5%) riescono a frenare le perdite sotto il 2 per cento.
Tra le Small Cap in profondo rosso Creval (-10,6%) a seguito della riduzione del rating di lungo termine da ‘Ba1’ a ‘Ba2’ di Moody’s.
Parziale risalita per Carige (+1,1%) in scia alla probabile adesione dei principali detentori di bond subordinati alla conversione.