Il Ftse Mib ha chiuso la scorsa settimana in calo dell’1,3% a 22.392 punti, appesantito in particolare dal settore bancario dopo la proposta di una normativa più stringente sugli npl da parte della Bce. A livello internazionale, l’ottava è stata caratterizzata dalle tensioni in Spagna post referendum in Catalogna, oltre che dalla pubblicazione del rapporto sul mercato del lavoro americano che a settembre ha risentito degli effetti degli uragani che si sono abbattuti in Usa.
Bene invece il Ftse Italia Prodotti e Servizi Industriali, che ha segnato un +0,9% w/w rispetto al +0,2% w/w del corrispettivo indice europeo. Tra i titoli del comparto in calo Buzzi (-1,1% w/w), Interpump (-1,7% w/w) ed Ima (-1,2% w/w).
In rimonta, invece, El.En (+3% w/w), con gli acquisti che hanno premiato anche Datalogic (+2,7% w/w) e Biesse (+2,5% w/w) toccando nel corso dell’ottava nuovi massimi rispettivamente in area 31 euro e 34 euro. Lo scorso 2 ottobre, inoltre, ha fatto il suo debutto in borsa Gima, che rispetto al prezzo di collocamento di 12,5 euro ha guadagnato circa il 27 per cento.
Nel segmento delle piccole capitalizzazioni, infine, vola Biancamano (+145,1% w/w). In forte rialzo anche Indel B (+8,1% w/w), Reno De Medici (+6,2% w/w) e Panariagroup (+5,4% w/w), mentre hanno prevalso i realizzi su Gefran (-11,1% w/w).