Nella settimana dal 2 al 7 ottobre il Ftse AIM Italia è sceso dello 0,4%, sottoperformando i corrispondenti indici londinesi, il London Ftse Aim 100 (+1,9%) e il London Ftse Aim All Share (+1,6%).
In aumento il volume medio dei titoli scambiati a seduta, che si è attestato a 6.332.128 azioni trattate, al di sopra dei volumi medi trattati nelle precedenti sedute.
Segno negativo anche l’indice Aim Media, che ha ceduto il 3,6 per cento.
Ottava positiva Giglio Group, che ha registrato un progresso del 8,1%. Si ricorda che martedì scorso la società ha comunicato la sottoscrizione di due accordi con Amazon China e Amazon Hong Kong per la distribuzione e-commerce dei brand italiani in Cina. Gli accordi hanno rilevanza strategica per Giglio, in quanto consentiranno alla divisione fashion del gruppo di commercializzare prodotti di abbigliamento e accessori di alcuni brand del lusso italiano più noti in Cina. I brand avranno così l’opportunità di entrare in uno dei più importanti mercati dell’e-commerce, beneficiando di un’utenza targettizzata che caratterizza Amazon risparmiando sull’investimento iniziale. Con quest’operazione Giglio, a poche settimane dall’inizio della collaborazione con le piattaforme cinesi del lusso Secoo e Mei, si rafforza sul mercato cinese, area in cui le vendite e-commerce hanno superato i 700 miliardi di dollari e si stima raggiungeranno i 1.000 miliardi nel 2018. Inoltre, il 30% del consumo del lusso mondiale si sviluppa in Cina, dove il 49% dei beni di lusso sono acquistati online (fonte: Agenzia per il commercio elettronico della Comunità Europea).
Attenzione anche su Blue Financial Communication, in salita del 16,1% a 1,97 euro, performance probabilmente in scia alla pubblicazione del report di Integrae Sim, che ha alzato il target price della casa editrice a 4,26 euro per azione da 2,82 euro, confermando il giudizio a buy.
In coda Triboo, che ha lasciato sul terreno 23,1%. Un andamento sul quale hanno pesato i risultati del primo semestre del 2017, dove il gruppo ha contabilizzato ricavi pari a 31,6 milioni, in aumento del 4,2% sul pari periodo dell’anno precedente, ma la redditività operativa ha scontato un Ebitda sceso del 6,3% a 4,5 milioni, e un Ebit in contrazione del 28,5% a 1,8 milioni. Martedì scorso i soci hanno approvato il passaggio delle contrattazioni del titolo all’Mta.