Finale di seduta poco movimentato per le borse continentali, mentre Wall Street scambia intorno alla parità complice la festività del Columbus Day che tiene chiuse banche e mercato obbligazionario. Il Ftse Mib di Milano archivia le contrattazioni con un rialzo dello 0,4% a 22.476 punti e con Mediaset in luce a +8,3 per cento.
Buona performance anche per l’Ibex 35 di Madrid (+0,5%). La piazza spagnola resta al centro dell’attenzione per la questione catalana, mentre il governo ha annunciato che un’eventuale dichiarazione di indipendenza non resterà senza risposta. Chiusura intorno alla parità per il Dax di Francoforte (+0,2%), il Cac 40 di Parigi (+0,1%) e il Ftse 100 di Londra (-0,2%).
La giornata non ha offerto indicazioni rilevanti e gli investitori restano in attesa di eventi più significativi nel corso della settimana. Tra questi, la diffusione dei verbali relativi all’ultima riunione del Fomc, in programma mercoledì, l’intervento di Mario Draghi a Washington di giovedì e i dati sull’inflazione di diversi Paesi a fine settimana. Di oggi, invece, le statistiche sulla produzione industriale di agosto in Germania, risultate oltre le previsioni (+2,6% rispetto a luglio e +4,7% su base annua).
Sul Forex il dollaro viaggia poco mosso nei confronti delle altre valute, con l’euro/dollaro a 1,174 e il dollaro/yen a 112,7. In recupero la sterlina dopo il tonfo di venerdì, con il cambio sterlina/dollaro in rialzo a 1,313.
Tra le materie prime, l’oro torna in area 1.281 dollari l’oncia in scia alle nuove schermaglie fra Trump e il leader nordcoreano Kim Jong Un. Per quanto riguarda il petrolio, invece, il Wti scambia a 49,5 dollari al barile, mentre il Brent tratta a 55,6 dollari. Nel frattempo, sono giunte indicazioni positive dall’Opec per una possibile estensione dei tagli alla produzione e il coinvolgimento di altri Paesi, al fine di riequilibrare il mercato nel lungo termine.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si attesta a 166 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,1 per cento.
A Piazza Affari svetta MEDIASET (+8,3%) grazie ai rumor di stampa che vedono i legali del Biscione e Vivendi attivi nella ricerca di una soluzione al contenzioso per il mancato acquisto di Premium.
Ben intonate anche le utilities ITALGAS (+2,1%), ENEL (+1,8%), TERNA (+1,4%), A2A (+1,3%) e SNAM (+1,1%). Acquisti pure su FCA (+1,5%) e FERRARI (+3,5%), mentre avanza dello 0,7% ATLANTIA dopo il via libera della Cnmv, la Consob spagnola, all’Opa lanciata su Abertis.
Scivolano in fondo a listino, invece, i bancari BPER (-3,2%), BANCO BPM (-2,8%) e UBI (-1,3%) mentre limitano i danni INTESA (-0,6%) e UNICREDIT (-0,2%) e termina in positivo MEDIOBANCA (+0,5%). In mattinata la Bce ha pubblicato i risultati della propria analisi di sensitività sulle conseguenze sui bilanci delle banche derivanti da variazioni nei tassi di interesse, che hanno evidenziato un esito piuttosto positivo per quasi tutti gli istituti oggetto del test.